Blog di FORMAZIONE PERMANENTE MISSIONARIA – Uno sguardo missionario sulla Vita, il Mondo e la Chiesa MISSIONARY ONGOING FORMATION – A missionary look on the life of the world and the church
Shigeru Ban è un architetto eccezionale ma non per privilegiati. Da vent’anni risponde con la creatività a situazioni estreme provocate da devastanti calamità naturali. I suoi edifici diventano spesso centri comunitari e luoghi spirituali… come delle cattedrali di cartone! (Manuel João).
L’architetto giapponese Shigeru Ban (Tokyo, 1957) è stato nominato, giorni fa, vincitore del prestigioso premio Pritzker 2014 (fondato nel 1979 da Jay A. Pritzker e sua moglie), una specie di ‘Nobel’ dell’architettura. “Un eccezionale architetto che da vent’anni risponde con la creatività a situazioni estreme provocate da devastanti calamità naturali. I suoi edifici diventano spesso centri comunitari e luoghi spirituali per popoli che hanno sofferto perdite e distruzioni: è accaduto in Ruanda, Turchia, India, Cina, Italia, Haiti, e nel suo paese, il Giappone”. Così si è espressa la giuria nella motivazione per l’assegnazione del premio.
Shigeru Ban ha dimostrato le infinite potenzialità architettoniche di materiali semplici, ecologici ed economici, come la carta, il cartone, il bamboo. Ban usa il cartone come materiale da costruzione. Ha ideato la tecnica di avvolgere la carta riciclata attorno a un tubo, utilizzando collanti naturali. Seccata la carta e sfilato il tubo, le colonne così ottenute vengono trattate con la cera e rese impermeabili. Questi tubi di cartone sono poi utilizzati come pilastri, travi o pareti per case, chiese, musei o ponti…
Shigeru Ban non è un architetto per privilegiati. È impegnato da anni nella ricerca di architetture per i momenti dell’emergenza. È diventato celebre per soluzioni abitative adottate dopo calamità naturali e altri disastri umanitari. L’uso di materiali semplici consente tempi rapidi in situazioni emergenziali. È consulente dell’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite. Il suo curriculum è pieno di architetture sociali progettate con l’intento di preservare la dignità e l’identità umana dopo le catastrofi. Un esempio tra tanti, l’auditorium, la sala per concerti costruita ad Aquila (Italia) dopo il terremoto.
Nel 1995, un terremoto distrusse la città giapponese di Kobe, tra cui la chiesa parrocchiale cattolica di Takatori. Shigeru Ban offrì il progetto che dovrebbe sostituire temporaneamente lo spazio. I materiali sono stati donati da aziende, e la costruzione, realizzata da 160 volontari, è stata completata in cinque settimane. Il progetto comprendeva 58 tubi di cartone, disposti in ellisse.
Nel 2011, la città neozelandese di Christchurch è stata scossa da un terremoto che distrusse la cattedrale. Utilizzando tubi di cartone e altri materiali come il legno e il vetro, ancora una volta Shigeru Ban ha proposto un progetto con una capacità di 700 persone, completato nel 2013.