Blog di FORMAZIONE PERMANENTE MISSIONARIA – Uno sguardo missionario sulla Vita, il Mondo e la Chiesa MISSIONARY ONGOING FORMATION – A missionary look on the life of the world and the church
“Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri” (Marco 9,50)
Un granello di sale quotidiano per dare sapore alla tua giornata.
Vivere nella solitudine e cercarla non vuol dire spostarsi continuamente da una possibilità geografica a un’altra. Si diventa solitari nel momento preciso in cui, non importa quale sia l’ambiente che ci circonda, si ha l’improvvisa percezione della propria inalienabile solitudine e si vede che non si vuol essere mai altro che un solitario.
Da quell’istante la solitudine non è più in potenza — ma in atto.
Però la solitudine attuale ci pone sempre direttamente di fronte a una possibilità irrealizzata e anche irrealizzabile di «solitudine perfetta». Ma questo bisogna capirlo nel giusto senso: perché se cerchiamo con troppa ansietà di realizzare la possibilità materiale di una maggior solitudine esteriore, che sembra sempre al di là della nostra portata, perdiamo quella solitudine attuale che già possediamo. Essa ha, come uno dei suoi elementi costitutivi, proprio la insoddisfazione e la incertezza che derivano dal trovarsi faccia a faccia con una possibilità irrealizzabile. Non è una folle ricerca di possibilità — è l’umile acquiescenza che si stabilizza nella presenza di una realtà sconfinata, in un senso già posseduta, e in un altro, pura «possibilità» — oggetto di speranza.
Soltanto quando muore e va in cielo, il solitario vede chiaramente che questa possibilità era già attuata nella sua vita ed egli non lo sapeva — perché la sua solitudine consisteva soprattutto nel «possibile» possesso di Dio e di nient’altro che Dio, nella pura speranza.
testo
da “Pensieri nella solitudine” di Thomas Merton (1915-1968),
trappista americano, maestro spirituale molto stimato,
ritenuto tra i più grandi scrittori spirituali del XX secolo.
Combonianum è stato una pubblicazione interna di condivisione sul carisma di Comboni. Assegnando questo nome al blog, ho voluto far rivivere questo titolo, ricco di storia e patrimonio carismatico.
Il sottotitolo Spiritualità e Missione vuole precisare l’obiettivo del blog: promuovere una spiritualità missionaria.
Combonianum was an internal publication of sharing on Comboni’s charism. By assigning this name to the blog, I wanted to revive this title, rich in history and charismatic heritage.
The subtitle Spirituality and Mission wants to specify the goal of the blog: to promote a missionary spirituality.
Sono un comboniano affetto da Sla. Ho aperto e continuo a curare questo blog (tramite il puntatore oculare), animato dal desiderio di rimanere in contatto con la vita del mondo e della Chiesa, e di proseguire così il mio piccolo servizio alla missione.
I miei interessi: tematiche missionarie, spiritualità (ho lavorato nella formazione) e temi biblici (ho fatto teologia biblica alla PUG di Roma)
I am a Comboni missionary with ALS. I opened and continue to curate this blog (through the eye pointer), animated by the desire to stay in touch with the life of the world and of the Church, and thus continue my small service to the mission.
My interests: missionary themes, spirituality (I was in charge of formation) and biblical themes (I studied biblical theology at the PUG in Rome)
Manuel João Pereira Correia combonianum@gmail.com
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