Blog di FORMAZIONE PERMANENTE MISSIONARIA – Uno sguardo missionario sulla Vita, il Mondo e la Chiesa MISSIONARY ONGOING FORMATION – A missionary look on the life of the world and the church
“Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri” (Marco 9,50)
Una parola, un granello di sale al giorno per dare sapore alla tua giornata.
SANTITÀ E BELLEZZA
4. Che ne abbiamo fatto del mandato di custodire la bellezza?
Chiamati alla santità, i cristiani sono chiamati alla bellezza, ma allora noi ci possiamo porre questo interrogativo: che ne abbiamo fatto del mandato di custodire, creare e vivere la bellezza? Si tratta infatti di una bellezza da instaurare nelle relazioni, per fare della chiesa una comunità in cui si vivano realmente rapporti fraterni, ispirati a gratuità, misericordia e perdono; in cui nessuno dica all’altro: «lo non ho bisogno di te» (1 Corinti 12,21), perché ogni ferita alla comunione sfigura anche la bellezza dell’unico Corpo di Cristo. È una bellezza che deve caratterizzare la chiesa come luogo di luminosità (cfr. Matteo 5,14-16), spazio di libertà e non di paura, di dilatazione e non di conculcamento dell’umano, di simpatia e non di contrapposizione con gli uomini, di condivisione e solidarietà soprattutto con i più poveri. È bellezza che deve pervadere gli spazi, le liturgie, gli ambienti, e soprattutto quel tempio vivente di Dio che sono le persone stesse. È la bellezza che emerge dalla sobrietà, dalla povertà, dalla lotta contro l’idolatria e contro la mondanità. È la bellezza che rifulge là dove si fa vincere la comunione invece del consumo, la contemplazione e la gratuità invece del possesso e della voracità. Sì, il cristianesimo è philocalia, via di amore del bello, e la vocazione cristiana alla santità racchiude una vocazione alla bellezza, a fare della propria vita un capolavoro di amore. Il comando «Siate santi perché io, il Signore, sono santo» (Levitico 19,2; 1Pietro 1,16) è ormai inscindibile dall’altro: «Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati» (Giovanni 13,34). La bellezza cristiana non è un dato, ma un evento. Un evento di amore che narra sempre di nuovo, in maniera creativa e poetica, nella storia, la follia e la bellezza tragica dell’amore con cui Dio ci ha amati donandoci suo Figlio, Gesù Cristo.
da Enzo Bianchi, “Lessico della vita interiore. Le parole della spiritualità” (2004)
Enzo Bianchi (1943) è un conosciuto religioso e saggista italiano, monaco laico, fondatore e priore della Comunità monastica di Bose e autore di numerosi testi sulla spiritualità cristiana e sulla tradizione di dialogo della Chiesa con il mondo contemporaneo.