Blog di FORMAZIONE PERMANENTE MISSIONARIA – Uno sguardo missionario sulla Vita, il Mondo e la Chiesa MISSIONARY ONGOING FORMATION – A missionary look on the life of the world and the church
“Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri” (Marco 9,50)
Una parola, un granello di sale al giorno per dare sapore alla tua giornata.
ESSERE AMATO. (3)
Espongo questo in modo così diretto e semplice perché, sebbene l’esperienza di essere l’Amato non sia stata mai completamente assente dalla mia vita, non ho mai rivendicato che ne fosse la verità centrale. Continuavo a girarvi intorno, più o meno alla larga, alla costante ricerca di qualcuno o di qualcosa che mi convincesse del mio stato di “essere amato”. Era come se qualcosa, dentro di me, si rifiutasse di ascoltare la voce che proviene dalla parte più profonda del mio essere e che dice: «Tu sei il mio Amato, in te mi sono compiaciuto». Quella voce è sempre stata lì, ma, a quanto pare, io desideravo di più ascoltare le altre voci, voci forti, che dicevano: «Dimostra che sei degno di qualcosa; fai qualcosa di significativo, spettacolare o potente, e allora potrai guadagnare l’amore che desideri». Nel frattempo, la voce dolce e gentile che parla nel silenzio e nella solitudine del mio cuore rimaneva inascoltata o, perlomeno, non era convincente.
Quella voce dolce e gentile che mi chiama l’Amato è venuta a me in innumerevoli modi. I miei genitori, gli amici, gli insegnanti, gli studenti e i molti estranei che ho incrociato nel mio cammino, mi hanno fatto sentire quella voce in toni differenti. Sono stato benvoluto, con tenerezza e gentilezza, da molte persone. Mi hanno insegnato e sono stato istruito con molta pazienza e perseveranza. Sono stato incoraggiato a perseverare quando ero pronto a lasciar perdere, e sono stato stimolato a riprovare quando ho fallito. Sono stato ricompensato e elogiato per il mio successo, però, in un certo qual modo, tutti questi segni d’amore non sono stati sufficienti a convincermi che ero l’Amato. Sotto l’apparente salda fiducia in me stesso, c’era sempre la stessa domanda: «Se tutti quelli che mi coprono di tanta attenzione, potessero vedere e conoscere la parte più intima di me stesso, mi amerebbero ancora?» Questa tormentosa domanda era radicata nella mia intima oscurità, continuando a perseguitarmi e a farmi fuggire da dove quella tranquilla voce, che mi chiamava l’”Amato”, poteva essere ascoltata.
Penso che tu capisca di cosa sto parlando. Non stai sperando, anche tu, come me, che qualche persona, cosa, o evento, possano darti quel sentimento definitivo di intimo benessere che tu desideri? Non speri spesso: «Forse questo libro, questa idea, questa serie di eventi, questo viaggio, questo lavoro, questo paese o questa relazione porterà a compimento il mio più profondo desiderio». Ma finché rimani nell’attesa di questo misterioso momento, andrai avanti correndo alla cieca, sempre ansioso e senza pace, sempre febbrile e furioso, mai pienamente soddisfatto. Sai che questa è la forza coattiva che ci mantiene sempre in movimento e indaffarati, ma che allo stesso tempo ci fa chiedere se stiamo andando da qualche parte. Questo è il modo di esaurire e bruciare la vita spirituale. Questa è la strada per la morte spirituale.
da Henri Nouwen, “Essere amati”
Henri Nouwen (1932–1996) fu un sacerdote cattolico olandese, teologo e scrittore, autore di 40 libri sulla vita spirituale. Insegnò nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti. Nel 1986 si trasferì a Toronto, dove svolse il suo ministero pastorale presso una comunità di persone handicappate mentalmente e fisicamente.