UNO SGUARDO MISSIONARIO SUL MONDO E LA CHIESA Missionari Comboniani – Formazione Permanente – Comboni Missionaries – Ongoing Formation
Una buona notizia è che un progetto per lo zucchero e i biocarburanti a Bagamoyo, in Tanzania, è stato “accantonato” dal governo tanzaniano! Il progetto fa parte di un’iniziativa agricola su larga scala sostenuta dall’amministrazione Obama e minaccia di espellere dalla regione 1.300 contadini.
Sembra anche che ci sia un notevole ridimensionamento del progetto Big Results Now sostenuto dalla New Alliance, che voleva fare del sito di Bagamoyo e di altri 15 siti zone di sviluppo per i mercati globali dello zucchero e dei biocarburanti. Si spera che questo indichi che il governo della Tanzania ha preso l’impegno a favore della partecipazione delle comunità nei programmi di sviluppo. Un processo decisionale che parta dalla comunità può valutare quali progetti di sviluppo aiutano la stessa a gestire e beneficiare in modo sostenibile le proprie risorse naturali, aumentando nel contempo l’offerta di cibo nutriente a livello locale e regionale. Anche se il progetto è stato archiviato, lo status legale della terra che è stata presa in considerazione dalla società di biocarburanti a Bagamoyo non è ancora chiaro. Mentre è stato riconosciuto che alcuni dei terreni inclusi nel progetto appartengono ai villaggi locali, la parte che va con il nome di Razaba, rimane in questione. Il terreno fu sottratto alla popolazione locale per creare una fattoria di proprietà del governo negli anni 1976-1993. Negli ultimi 25 anni, da quando il governo le ha abbandonate, queste terre sono state usate dalle comunità locali e dai gruppi di pastori per l’agricoltura e il pascolo. Le comunità vivono su queste terre e dovrebbero essere riconosciute come legittime titolari con diritto di possesso, ai sensi delle Linee Guida per il possesso di terre, pesca e foreste dell’ONU-2012. Vi sono ancora molti pastori e allevatori in Tanzania che hanno bisogno di terre e che dovrebbero avere la priorità sugli investitori stranieri.
La società civile ha preso posizione contro la New Alliance. Più di 100 organizzazioni – tra cui ActionAid – hanno fatto sapere alla Casa Bianca che la New Alliance rappresenta una minaccia per le comunità povere piuttosto che aiutarle. L’ex relatore delle Nazioni Unite per il diritto all’alimentazione, Olivier De Schutter, ha pubblicato un rapporto estremamente critico sulla New Alliance nel 2016, portando come esempio l’accaparramento di terre in Tanzania. E nel giugno del 2017, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui parla dei rischi e dei fallimenti della New Alliance. Da allora, la New Alliance è un tema imbarazzante per l’amministrazione Obama. Nel su ultimo comunicato stampa, la Casa Bianca lodando il proprio operato per lo sviluppo globale, si limitata a una sola frase sulla New Alliance e si riduce a menzionare l’impegno del settore privato per l’inversione, piuttosto che dilungarsi sugli effettivi investimenti.
Gpic Notizie dal Blog di Gian Paolo – Vol. 6 – N° 2