Blog di FORMAZIONE PERMANENTE MISSIONARIA – Uno sguardo missionario sulla Vita, il Mondo e la Chiesa MISSIONARY ONGOING FORMATION – A missionary look on the life of the world and the church
Partire è, innanzitutto, uscire da sé stessi.
Spezzare quella crosta di egoismo
che tenta di rinchiuderci nel nostro “io”.
Partire è smettere di girare attorno a noi stessi,
come se fossimo al centro del mondo e della vita stessa.
Partire è non lasciarsi chiudere
dal piccolo mondo cui apparteniamo:
qualunque sia la sua importanza, l’umanità è più grande,
ed è a lei che dobbiamo tendere, è lei che dobbiamo servire.
Partire è aprirci agli altri, scoprirli, farci loro incontro.
Aprirsi alle idee,
anche quando queste sono contrarie alle nostre,
è come possedere il fiato di un buon camminatore.
Beato chi comprende e fa suo questo pensiero:
“Quando non sei d’accordo con me, mi arricchisci”.
Avere al proprio fianco qualcuno
che sa dire soltanto “va bene”,
che è sempre d’accordo, incondizionatamente fin dall’inizio,
non vuol dire avere un compagno, ma piuttosto un’ombra.
Quando il disaccordo non è sistematico e voluto,
ma viene da una visione differente delle cose,
allora può soltanto arricchire.
Un buon camminatore
sa che il grande viaggio è quello della vita,
e che questo presuppone dei compagni.
“Compagno”:
etimologicamente è quello con cui si divide lo stesso pane.
Beato chi si sente eternamente in viaggio
e in ogni prossimo vede un compagno di viaggio.
Un buon camminatore si preoccupa dei compagni stanchi…
Previene il momento dello scoraggiamento.
Li prende là dove li trova. Li ascolta.
Con delicatezza, intuito e soprattutto amore,
fa loro riprendere coraggio e ritrovare il gusto per il viaggio.
Andare avanti per andare avanti, così semplicemente,
non è ancora un vero viaggio.
Occorre andare alla ricerca di uno scopo;
prevedere un arrivo, un punto di sbarco.
Per noi discendenti di Abramo,
partire significa mettersi in movimento,
per aiutare tanti altri a mettersi in movimento
e costruire insieme un mondo più giusto ed umano.
Dom Helder Camara
da http://www.francescoocchetta.it
Combonianum è stato una pubblicazione interna di condivisione sul carisma di Comboni. Assegnando questo nome al blog, ho voluto far rivivere questo titolo, ricco di storia e patrimonio carismatico.
Il sottotitolo Spiritualità e Missione vuole precisare l’obiettivo del blog: promuovere una spiritualità missionaria.
Combonianum was an internal publication of sharing on Comboni’s charism. By assigning this name to the blog, I wanted to revive this title, rich in history and charismatic heritage.
The subtitle Spirituality and Mission wants to specify the goal of the blog: to promote a missionary spirituality.
Sono un comboniano affetto da Sla. Ho aperto e continuo a curare questo blog (tramite il puntatore oculare), animato dal desiderio di rimanere in contatto con la vita del mondo e della Chiesa, e di proseguire così il mio piccolo servizio alla missione.
I miei interessi: tematiche missionarie, spiritualità (ho lavorato nella formazione) e temi biblici (ho fatto teologia biblica alla PUG di Roma)
I am a Comboni missionary with ALS. I opened and continue to curate this blog (through the eye pointer), animated by the desire to stay in touch with the life of the world and of the Church, and thus continue my small service to the mission.
My interests: missionary themes, spirituality (I was in charge of formation) and biblical themes (I studied biblical theology at the PUG in Rome)
Manuel João Pereira Correia combonianum@gmail.com
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica. Immagini, foto e testi sono spesso scaricati da Internet, pertanto chi si ritenesse leso nel diritto d’autore potrà contattare il curatore del blog, che provvederà all’immediata rimozione del materiale oggetto di controversia. Grazie.