27th Sunday in Ordinary Time (A)
The happy news which concludes the Gospel (v. 43) is that, despite all the refusals of people, in the end, God always finds the way to achieve his purpose and to obtain the good fruit he wants.
27° Domingo do Tempo Comum (A)
A tentação de apoderar-se, de tomar posse, conduz diretamente ao contrário da verdadeira relação, ou seja, à violência. Vem daí a enumeração das brutalidades exercidas pelos vinhateiros contra os enviados do Senhor.
San Girolamo, Padre e Dottore della Chiesa
«Il vero tempio di Cristo è l’anima del fedele: ornalo, questo santuario, abbelliscilo, deponi in esso le tue offerte e ricevi Cristo. A che scopo rivestire le pareti di pietre preziose, se Cristo muore di fame nella persona di un povero?»
30 Settembre – Girolamo
I misteri di Dio sono accessibili a tutti, soprattutto a coloro che hanno il cuore semplice e sanno mettersi in ascolto, perché la fede è un’esperienza “di popolo”, condivisa, che crea comunità. Per questo la Bibbia è un testo che deve essere accessibile a tutti e che parli il linguaggio del “popolo”.
XXVII Domenica del Tempo Ordinario (A) Lectio
Distrutta la siepe, recuperata la solida pietra d’origine, si dilata la vigna, viene invitato ogni uomo, da fuori, per sperimentare vita, gratuità d’amore, generosità di doni. Nasce la Vigna del Figlio, la vigna di Tutti, ove ogni razza, cultura e pensiero trova spazi e gioia di vivere.
29 Settembre – Michele, Gabriele e Raffaele
Dio ci parla, si trasmette, comunica ogni giorno nella nostra vita attraverso innumerevoli voci: per ascoltare le sue parole è necessario però educare il cuore, vivere il discernimento, fare silenzio attorno a noi. I santi Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli, sono l’icona di questa dinamica.
Tolentino Mendonça – L’istante, la grazia e la «scelta decisiva»
Chiamate in attesa (4)
Possono diventare istanti di grazia tutti gli istanti della vita? Oppure no: ci sono istanti limpidi, incomparabili, di cui non conosciamo le regole, e solo questi sono portatori della possibilità di senso e redenzione per la vita?
«Ser sacerdote es una pasada, el acto más contracultural hoy en España»
PABLO D’ORS | RELIGIOSO Y ESCRITOR
«Vender miles de libros me ha hecho comprender mi estupidez», dice este religioso heterodoxo que enseña a meditar con sus ‘Amigos del Desierto’
Ravasi: Giobbe, la prova che semina grandi divisioni
Considerato uno dei capolavori della letteratura di tutti i tempi, il libro di Giobbe ha alla base la storia di una famiglia felice sulla quale si abbatte la bufera di una serie impressionante di sciagure che lasciano il protagonista – uno sceicco orientale non ebreo – inebetito su un cumulo di immondizie.
Commento al libro di GIOBBE
Giobbe è “un uomo integro e retto, che ha il timore del Signore e si astiene dal male” (1). Quest’uomo era “il più grande fra tutti i figli d’Oriente” (3). La sua vicenda si svolge fuori dalla Terra data dal Signore a Israele. Il racconto vuole dunque parlare al cuore dell’uomo, di ogni uomo, indipendentemente dalle sue appartenenze.
Commento al Vangelo della XXVI Settimana del Tempo Ordinario
Sono infantili i discepoli. Ma non nel senso evangelico del termine, non sono bambini in maniera positiva! Sono infantili perché Gesù sta per confidare loro di essere disposto a morire per annunciare il vero volto del padre: ha indurito il volto per salire a Gerusalemme.
Non è retto il modo di agire del Signore
La fede non è quella dell’uomo in Dio, è quella di Dio nell’uomo. Questo salva la vita. Giusta non è una punizione ma uno sguardo buono che scende in noi e vede una possibilità di rinascita. Perché il malvagio che si converte “fa vivere se stesso”.
Cento anni fa, appello missionario di P. Beduschi: “Cento Città d’Italia per Cento Missioni”
Cento anni fa (settembre 1920) P. Giuseppe Beduschi (1874-1924) ha lanciato il suo appello missionario: “Cento Città d’Italia per Cento Missioni”, e avrebbe chiesto al Papa Benedetto XV di istituire una Giornata Missionaria Mondiale (avrà luogo nel 1926 con Pio XI).
Lidia Maggi – Accogliere ed essere accolti da Dio
embra un paradosso parlare di accoglienza in tempi di clausura forzata, di vite chiamate a ridurre l’interazione sociale. Gli abbracci sospesi, le cene rimandate e gli spazi ridotti alla dimensione domestica. È possibile evocare esperienze di accoglienza in questo tempo claustrofobico?
Histórico discurso del Papa a la ONU
Francisco aboga ante Naciones Unidas por el multilateralismo frente a “actitudes de nacionalismo” que “dejan fuera a los más pobres”
Après la reprise des messes, pourquoi n’y a-t-il pas encore d’affluence dans les paroisses en Afrique ?
Dans de nombreuses paroisses en Afrique, malgré la reprise des messes, après plusieurs semaines de suspension pour cause de Covid-19, l’engouement n’est pas tout à fait au rendez-vous. Mais pourquoi?
Francesco Cosentino – Il dono del tempo presente
Non c’è niente di peggio di questa crisi, se non il rischio di sprecarla. Le parole di papa Francesco riescono come sempre a leggere in profondità il tempo che viviamo, stanandoci dalla tranquillità dell’abitudine e della routine religiosa, ecclesiale e pastorale cui siamo soliti accomodarci.
26º Domingo del Tiempo Ordinario (A)
No pierdas el tiempo tratando de situarte en una de las partes. Todos estamos diciendo “no” cada tres por cuatro, y todos estamos diciendo “sí” con una pasmosa ligereza. La vida es una constante rectificación.
26e dimanche du Temps Ordinaire (A)
Jésus invite ses disciples à veiller à cette authenticité du discours et de la vie, car c’est l’origine de la confiance et de la crédibilité. Il est facile de dire et de ne pas faire, surtout pour tous ceux qui ont charge d’éducation et de prêcher la bonne conduite aux autres.
26th Sunday in Ordinary Time (A)
The third child exists, but we are not that child. Only “the Son of God, Jesus Christ—Paul writes—was not ‘yes’ and ‘no,’ but with him, it was simply ‘yes.’ In him, all the promises of God have come to be a ‘yes’”. He is the one who always said: “Yes, Father, this was your gracious will”.
26° Domingo do Tempo Comum (A)
Há uma vinha em nosso interior, plantada com todo cuidado. A vinha interior é plantada por Deus em função da vida; por isso ela é sagrada e é lugar de contemplação e encontro íntimo com o Criador; ela é o teatro da glória de Deus, isto é, da manifestação da presença divina.
Lectio sul libro di QOÈLET – Carrarini (3)
Nella seconda parte del libro Qoèlet continua la sua critica alla mentalità dominante nel suo tempo attraverso la confutazione di molti luoghi comuni espressi dai proverbi che correvano sulla bocca di tutti. La credulità popolare e il buon senso comune ne avevano fatto un’espressione spicciola della sapienza del vivere
Lectio sul libro di QOÈLET – Carrarini (2)
Il secondo grande tema sul quale Qoèlet riflette nella sua indagine sulla vita è quello del tempo. Nella logica di Qoèlet bisogna parlare della “inconoscibilità” o del “non senso” del tempo o, meglio ancora, del “tempo giusto” da riconoscere o del “tempo ineluttabile” che scorre travolgendo tutto.
Lectio sul libro di QOÈLET – Carrarini (1)
Più che dare ai suoi lettori-ascoltatori certezze e consolazione di fronte alla complessità della vita e ai suoi interrogativi, questo poeta – fortemente ironico, disilluso e ormai avanti negli anni – scalza tutte le sicurezze e i luoghi comuni diffusi tra la gente per seminare dubbi, sconcerto, disillusione.
Così muoiono i preti randagi di Dio
La storia di don Roberto, prete ucciso a Como, continua a far pensare… Quanto ha scritto don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova aiuta a comprendere questo assassinio …
La linea di separazione tra civiltà e barbarie
Da vent’anni nel nostro discorso pubblico sulle cose del mondo sono caduti in disuso concetti come «libertà», «diritti umani», «eguaglianza»
Ricordando P. Giovanni Battista Bressani
Dio ha benedetto il nostro istituto con questa grande figura di missionario. La sua fecondità continua nella vita di tanti di noi. Che la sua intercessione in cielo ci ottenga altri missionari della sua tempera!
XXVI Domenica del Tempo Ordinario (A) Commento
Nel Vangelo di questa Domenica si parla di due figli, dietro i quali, però, ne sta, in modo misterioso, un terzo. Il primo figlio dice di sì, ma non fa ciò che gli è stato ordinato. Il secondo figlio dice di no, ma compie poi la volontà del padre. Il terzo figlio dice di “sì” e fa anche ciò che gli viene ordinato. Questo terzo figlio è il Figlio unigenito di Dio, Gesù Cristo
XXVI Domenica del Tempo Ordinario (A) Lectio
La parabola costituisce un proseguimento dell’episodio precedente (Mt 21,23-27). C’è uno scontro con le massime autorità del tempio. Gesù non solo non risponde ad una domanda postagli dai sommi sacerdoti e dagli anziani ma indirizza loro tre parabole. Questa è la seconda parabola che riguarda la vigna.
Outono e ocaso da vida
Os dias do ano, as recordações, a memória das coisas e dos sentimentos. No livro “Ogni cosa alla sua stagione” (Ed. Einaudi, 127 páginas), o monge e teólogo italiano Enzo Bianchi repassa traços sugestivos da sua vida, das atmosferas e das figuras que o acompanharam no caminho.
L’automne de la vie
Belle saison que l’automne! La saison des couleurs et des douceurs. Les feuilles des arbres s’habillent de mille nuances de couleurs; les températures fraîchissent en douceur !… Les saisons nous permettent de mieux comprendre notre vie physique et spirituelle.
Season of autumn and autumn of life
I like spring, but it is too young. I like summer, but it is too proud.
So I like best of all autumn, because its leaves are a little yellow,
its tones mellower, its colors richer, and it is tinged a little with sorrow.
Trent’anni fa l’omicidio Livatino, una vita tra fede e diritto
Il servo di Dio Rosario Angelo Livatino, magistrato siciliano morto nel 1990, è un esempio ancora vivo oggi e importante per la Chiesa e per la società. Seppe consacrare a Dio il suo lavoro e la sua delicata attività di giudice.
21 Settembre – Matteo apostolo
La storia di san Matteo apostolo ci svela una delle chiavi per alimentare la comunione non solo tra credenti ma tra tutti gli esseri umani. Levi (questo il nome con il quale viene anche indicato Matteo nei Vangeli), infatti, era un esattore delle tasse, “traditore” del suo popolo e quindi lontano da Dio
Una crisi di fede mai vista prima
Molti parlano del pericolo di uno scisma, ma io penso di no. Penso piuttosto che avverrà in molte parti del mondo quello che è già avvenuto da noi in Olanda. Chi rimarrà alla fine nella Chiesa? Coloro che credono, che pregano, che hanno un rapporto personale con Cristo.
Vangelo di Luca – Cap. 9 – Fausti (5)
Se nel c. 8 i discepoli ascoltano e vedono soltanto, ora, nel c. 9, dopo il battesimo sulla barca, sono direttamente coinvolti nel destino di Gesù, nella sua missione, nel servizio del pane, nella croce e nella gloria: il battesimo li ha associati a lui.
Libro dei PROVERBI – Ravasi (3)
Entriamo ora in un elemento delicato: la tipizzazione negativa femminile. Esaminando i testi, si vedrà che questa tipizzazione non è così drammatica, perché la tipizzazione femminile della stoltezza (kesilut) ha, come parallelo perfetto, la tipizzazione femminile della sapienza (in ebraico il femminile hokmah).
Libro dei PROVERBI – Ravasi (2)
Con Salomone si ha la testimonianza di un contatto, di un dialogo ecumenico con le varie culture. Durante l’epoca salomonica i fermenti, le ricerche delle letterature circostanti vengono portate a Gerusalemme e lì rielaborate. Da questo incontro nasce la letteratura sapienziale ebraica.
Libro dei PROVERBI – Ravasi (1)
Abbiamo davanti a noi un libro, quello dei Proverbi, che è emblematico per un genere letterario, quello della letteratura sapienziale. È una letteratura nella quale si entra sempre con molto piacere perché è molto ricca e originale.
Libro dei PROVERBI – Introduzione
Il libro dei Proverbi appare come un’opera composita, che è stata elaborata in tempi diversi e nella quale confluiscono proverbi di varie epoche e provenienti anche da fuori Israele. Esso può essere considerato come il primo corpus sapienziale, una sorta di antologia letteraria della sapienza di Israele
Commento al Vangelo della XXV Settimana del Tempo Ordinario
Quando la Parola abbondantemente seminata germoglia e porta frutto, anche chi gli è attorno beneficia della sua bontà e se ne nutre. Se davvero la Parola ci abita e orienta le nostre scelte, non siamo solo noi a gioire e godere della vita nuova in Cristo ma anche chi ci sta attorno.
20 Settembre – Martiri coreani
In Corea la fede cristiana giunse nel 1784 grazie a un laico di ritorno dalla Cina. Da allora la comunità cristiana crebbe senza sosta, tanto da suscitare non solo diffidenza ma un vero e proprio rifiuto.
Fino ad alba definitiva
Ho visto morire gente nel ventre più lontano e doloroso della tenebra, ma li ho visti morire benedicendo. E quella è alba. Alba di resurrezione. Io voglio solo imparare a morire benedicendo. Lasciando entrare luce nel sepolcro.
Don Roberto Malgesini: lo sguardo di un prete oltre la sua morte
Forse don Roberto non si accorgeva del grande dono che aveva di parlare al cuore di chiunque incontrasse. Era per lui del tutto naturale, comunicava così la bellezza dell’essere prete, dell’essere in colloquio permanente con Dio, dell’essere lieto di incontrare i poveri
La Création du monde dans l’art
Représenter la Création du monde, n’est-ce pas un véritable défi pour l’artiste ? L’histoire de la chrétienté, depuis les premiers siècles jusqu’à nos jours, a été jalonnée d’œuvres merveilleuses et fascinantes qui tour à tour livrent des facettes de ce mystère originel
19 Settembre – Gennaro
Napoli ha in san Gennaro un esempio di amore fraterno che suona ancora oggi come una profezia: sapersi prendere cura degli altri è ciò che cambia il mondo ed è la vocazione di ogni battezzatto.
Mons. Antonio Roveggio – Missione senza sconti
125 anni fa (1895) il Servo di Dio Mons. Roveggio è stato consacrato vicario apostolico dell’Africa centrale. Vi proponiamo di rivisitare questa nostra figura carismatica delle più luminose che hanno seguito le orme di Daniele Comboni.
African Witnesses: Father Kiggundu, In Defence of the Truth
On January 16, 1973, at Rubaga, in a packed cathedral, the funeral service for Fr. Clement Kiggundu was held. In concluding the homily, the Archbishop of Kampala, E.K. Nsubuga, said: “If you opened the coffin and saw what remains of him, you would be shocked.”
25° Domingo do Tempo Comum (A)
Deixa-se encontrar pelos que O invocam. Ainda melhor, Ele é que, com frequência, dá os primeiros passos em busca de operários que trabalhem em sua vinha. O salário a todos prometido será um salário justo, mas de uma justiça regida por sua bondade.
25e dimanche du Temps Ordinaire (A)
Apprenons que le Seigneur s’étonne et s’attriste de nos regards myopes et de nos attitudes mesquines d’ouvriers de la première heure. L’incident survenu à la fin nous fait découvrir la gratuité du Royaume, la générosité de notre Dieu…
25th Sunday in Ordinary Time (A)
The parable is the clearest and provocative denouncement that can be imagined of the religion of merits taught by the spiritual guides of Israel (and supported by many even today).
25º Domingo del Tiempo Ordinario (A)
La parábola es tan revolucionaria que, seguramente, después de veinte siglos, no nos atrevemos todavía a tomarla en serio. ¿Será verdad que Dios es bueno incluso con aquellos y aquellas que apenas pueden presentarse ante él con méritos y obras?
Enzo Bianchi – Il mito della vigna che celebra la vita
Sì, al banchetto profetizzato per tutta l’umanità alla fine della storia – scrive il profeta Isaia – si gusteranno vini invecchiati e raffinati. Certamente vini fatti da noi qui sulla terra, sulle nostre meravigliose colline.
Messale: la montagna e il topolino
C’era proprio bisogno di un nuovo messale? Non è un spreco che si potrebbe evitare? Non si tratterà di una semplice mossa cosmetica? È questa una iniziativa che va nella direzione dell’esigenza di un vero rinnovamento messa a nudo dalla crisi del covid? O non sarà questo un ennesimo frutto del nostro clericalismo liturgico?
Rimettersi in gioco
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”
“…Tu pensoso in disparte il tutto miri;
Non compagni, non voli,
Non ti cal d’allegria, schivi gli spassi;
Canti, e così trapassi
Dell’anno e di tua vita il più bel fiore”
Ravasi: Questa nostra carne, tempio dello Spirito
Dalla Genesi alle Lettere apostoliche excursus dedicato all’importanza data alla fisicità corporea nelle Sacre Scritture
XXVII Domenica del Tempo Ordinario (A) Commento
Ecco la tentazione più grande di chiunque è chiamato e poi inviato per un servizio: pensare se stesso come colui che invia, non sentirsi servo ma padrone, presumere di poter agire come il padrone e non più secondo un mandato preciso.