I dieci momenti salienti del 2020 di Papa Francesco
Come per tutti, anche per il Papa il 2020 è stato sconvolto dalla pandemia di coronavirus. La pandemia ha mandato il mondo in crisi. ‘La regola di base è che da una crisi non si esce mai uguali. Se ne esci, ne esci migliore o peggiore; ma non uguale a prima’. Ed ecco, allora, i dieci momenti più salienti dell’anno di crisi di Papa Francesco.
La pace verrà – Charles de Foucauld
La Pace verrà Se tu credi che un sorriso è più forte di un’arma,Se tu credi alla forza di una mano tesa,Se tu credi che ciò che riunisce gli uomini … Continua a leggere
Gianfranco Ravasi – La ricchezza del dono divino
Siamo alle ultime battute di quel gioiello letterario e teologico che è l’inno al Verbo con cui si apre il Vangelo di Giovanni. Cristo è definito con un termine greco che risuona solo qui negli scritti giovannei, ma che è caro a san Paolo: plérôma , “pienezza”.
2ème Dimanche de Noël et la Fête de l’Épiphanie du Seigneur
Il faut laisser venir en nous la lumière surnaturelle de la foi. et nous laisser illuminer par l’Étoile, par le Saint Esprit. Et alors nous pouvons rencontrer l’enfant de Bethléem, le Christ Sauveur et l’adorer en vérité. Et nous voyons qu’Il nous faut repartir par un autre chemin, celui de l’Évangile.
II Domingo después de Navidad y Fiesta de la Epifanía
En estos tiempos en que no pocos creyentes viven su fe de manera perpleja, sin saber qué creer ni en quién confiar, nada hay más importante que poner en el centro de las comunidades cristianas a Jesús como rostro humano de Dios
Segundo Domingo do Natal e Festa da Epifania do Senhor
Estes dias de Natal são dias para contemplarmos. Contemplarmos a cena do presépio mas contemplarmos os presépios vivos. Uma rua da nossa cidade é um presépio vivo, as nossas casas, a nossa família é um presépio vivo. As pessoas que passam, conhecidos e desconhecidos, é um presépio vivo.
2nd Sunday of Christmas and The Feast of Epiphany
«The Word of God became flesh». God isn’t mute. God hasn’t stayed silent, enclosed forever in Mystery. God has desired to communicate Self with us. God wants to speak with us, tell us of God’s love, explain God’s project. Jesus is simply the Project of God made flesh.
31 Dicembre – Silvestro I
Non fu facile per la Chiesa ripensarsi e riorganizzarsi dopo la libertà di culto concessa dall’imperatore Costantino nel 313. Fu un’epoca che vide la comunità provata dalle numerose dispute dottrinali ed esposta alle indebite ingerenze delle autorità politiche. Toccò a san Silvestro I gettare le basi del futuro per la Chiesa libera di professare il proprio credo nel mondo.
Gianfranco Ravasi – La tenda del Verbo
È uno dei versetti più celebri di tutti i Vangeli. Esso è incastonato nel grandioso inno che funge da prologo al quarto Vangelo. Abbiamo proposto una versione che ricalcasse l’originale greco, ben più intenso della pallida traduzione di uso comune: «Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi».
I Missionari uccisi nell’anno 2020
Nell’anno 2020, secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, sono stati uccisi nel mondo 20 missionari: 8 sacerdoti, 1 religioso, 3 religiose, 2 seminaristi, 6 laici. Secondo la ripartizione continentale, quest’anno … Continua a leggere
Prima Lettera di Giovanni – Agostino (2) Omelie 3-4 Capitoli 2-3
Nutrendoci della verità e della vita che è Cristo, tendiamo alla perfezione, generosi nelle opere, in unità di carità e respingendo le allettazioni del mondo. Cristo è il maestro interiore e la sua unzione dà incremento alla nostra vita spirituale.
II Domenica dopo Natale (commento)
Nel Nuovo Testamento ci sono due parole greche che servono ad indicare il tempo. La prima è kronos e indica il tempo secondo una prospettiva umana, quello che si misura con l’orologio e che è composto di ore, minuti, secondi. La seconda è kairos e indica il tempo secondo una prospettiva divina.
II Domenica dopo Natale (lectio)
Giovanni apre la sua narrazione teologica con le prime due parole del Libro della Genesi: “In principio (en archē) Dio creò il cielo e la terra…” (Gen 1,1), ponendo tutto il suo lavoro in chiave di creazione, tema che, assieme a quello della Pasqua-alleanza, è una delle linee maestre della teologia di questo evangelista.
Gianfranco Ravasi – I figli generati da Dio
Il soggetto di questa frase è presente nel versetto precedente del grandioso inno che funge da prologo al Vangelo di Giovanni: «I figli di Dio, quelli che credono nel suo nome» (v.12). Si avrebbe, quindi, la proclamazione di quella che san Paolo definirà come l’adozione a figli da parte di Dio mediante la fede (Galati 4,4-7; Romani 8,15-17).
Jean Paul Sartre – Un Dio bambino che si fa coprire di baci
La Vergine è pallida e guarda il bambino. Bisognerebbe dipingere sul suo viso, quella meraviglia ansiosa che non è apparsa che una sola volta su un volto umano. Perché il … Continua a leggere
Meditar no presépio com os cinco sentidos
O Natal mergulha-nos no mistério da incarnação. Uma ocasião para meditar com base nos cinco sentidos. Marcados pelo pensamento grego e a sua tendência para depreciar a carne, espiritualizamos depressa demais os acontecimentos, e temos medo da dimensão carnal dos textos bíblicos. No entanto, é assumindo a humanidade que se acede à divindade de Deus por Cristo, Deus feito homem
Parler de Dieu quand Dieu n’intéresse plus personne
Il n’y a sans doute pas d’autre possibilité pour faire saisir quelque chose de la foi que de parler de Dieu à partir de nos réalités humaines. Il s’agit désormais de parler de Dieu à partir de l’homme.
Santa Maria, Mãe de Deus
Maria é exemplo para nós porque, a aproximar-se o fim do ciclo do Natal, o que nós somos chamados é a permanecer. E a forma de permanecer é guardar no coração. Não vamos guardar o presépio apenas numa caixa, não vamos guardar os símbolos num saco à espera do ano novo. Vamos guardar no nosso coração aquilo que vivemos.
Très Sainte Mère de Dieu
Dieu est aussi féminin qu’il est masculin comprenant dans son éminence tous les aspects de l’être ! Marie nous révèle Dieu au féminin : elle nous révèle la maternité de Dieu. Elle nous permet de prier Dieu au féminin, comme une maman!
Santa María, Madre de Dios
«Mientras tanto, María conservaba estas cosas y las meditaba en su corazón» (Lc 2, 19). Así Lucas describe la actitud con la que María recibe todo lo que estaban viviendo en esos días. Lejos de querer entender o adueñarse de la situación, María es la mujer que sabe conservar, es decir proteger, custodiar en su corazón el paso de Dios en la vida de su Pueblo.
Mary, Mother of God
The council taught us to look upon Mary as a “figure” of the Church, that is, as the Church’s perfect exemplar, as the first fruits of the Church. But can Mary be a model of the Church even as “Mother of God,” the title with which she is honored this day? Can we become mothers of Christ?
Maria Santissima Madre di Dio – Lectio
Con il nuovo anno, ci sarà una nuova storia? L’e-vento è diventato l’av-venimento: il cielo si è fatto prossimo alla terra, il divino all’umano. Qualcuno ha realizzato “questo av-venimento”, ed è ricominciata la storia.
Maria Santissima Madre di Dio – Commento
«Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, al bambino fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima di essere concepito nel grembo della madre». In questo breve versetto sono contenuti i tre fondamenti della festa che segna anche l’inizio dell’anno civile. Cerchiamo dunque di addentrarci nella contemplazione di questo triplice mistero.
Gianfranco Ravasi – La sconfitta delle tenebre
Tra i famosi manoscritti giudaici venuti alla luce nel 1947 a Qumran, sulla sponda occidentale del Mar Morto, ce n’è uno intitolato dagli studiosi Il Rotolo della Guerra: in esso si descrive la battaglia finale di una guerra quarantennale tra i Figli della Luce e i Figli delle Tenebre, segnata dal trionfo della Luce.
La Chiesa non è
Un mercato e una ditta. Ma anche un supermercato, una roccaforte, un museo, una dogana e una gabbia. E una zitella. Ciò che papa Francesco vuole per la Chiesa e soprattutto ciò che non vuole che sia.
Prima Lettera di Giovanni – Agostino (1) – Omelie 1-2 Cap. 1-2
Stavo appunto pensando quali pagine della Scrittura, intonate alla gioia di questi giorni, dovessi, con l’aiuto del Signore, nel corso di questa settimana, commentarvi così da terminare la trattazione in sette o otto giorni, quando mi capitò sott’occhio l’Epistola del beato Giovanni.
Prima Lettera di Giovanni – Commento
Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi…
Amedeo Cencini – Sentimenti del nostro tempo: condivisione e consolazione
La sofferenza abbatte finzioni e illusioni, e ci dice la verità, in modo diretto e inequivocabile: a volte ci fa scoprire un’inconfessata debolezza, altre volte ci fa sperimentare una capacità di resistenza che non sospettavamo di avere. In ogni caso ci riconduce alla realtà.
Gianfranco Ravasi – In principio era il Logos
Logos significa “parola, verbo, discorso”, indica la comunicazione tipica dell’essere umano. Nella Bibbia, però, come ben sappiamo, la “parola” è qualcosa di più di quello che intendiamo noi occidentali: essa è anche l’azione con cui esprimiamo noi stessi, perciò il termine ebraico dabar designa contemporaneamente la parola e l’atto.
Don Tonino Bello – Auguri di Natale non in serie
Carissimi,formulare gli auguri di Natale dovrebbe essere la cosa più semplice di questo mondo. Invece, quest’anno sto provando tanta difficoltà. Ho scritto e riscritto cento volte l’attacco di questa lettera, … Continua a leggere
29 Dicembre – Tommaso Becket
Non è facile scegliere Dio davanti alle lusinghe del potere, eppure la storia ha conosciuto numerosi testimoni che non si sono lasciati sedurre dalla mondanità. Un esempio è quello di san Tommaso Becket, vescovo e martire, nato a Londra verso il 1117
28 Dicembre – Santi Innocenti
Fare spazio al futuro fa paura, soprattutto a chi pensa di avere molto da perdere: potere, prestigio, privilegi. La nascita del Figlio di Dio, venuto al mondo come tutti gli uomini, cioè come un bambino inerme e indifeso, ci chiede invece uno sforzo per guardare al domani come una promessa che si realizza. Il Vangelo ci racconta di un Erode spaventato e preoccupato solo di mantenere la propria posizione
27 Dicembre – Giovanni Apostolo
Solo se amiamo Dio potremo guardare al mondo con i suoi occhi e cogliere la profondità della realtà che ci circonda. San Giovanni Apostolo, cui la tradizione attribuisce il quarto Vangelo e il libro dell’Apocalisse, ci accompagna in un percorso di ascolto del “Logos”, della parola e dell’ordine, in grado di immergerci totalmente nell’amore di Dio.
26 Dicembre – Stefano
Quando il mondo si scaglia contro chi è testimone del messaggio d’amore più grande della storia, quello di Cristo, incarnato, morto e risorto, il sangue versato diventa sempre un segno di speranza per l’intera umanità, perché la violenza e la prepotenza spariscono davanti alla sapienza e alla profondità dello Spirito.
Gianfranco Ravasi – Il bue, l’asino e la grotta di Betlemme
La grotta, il bue e l’asino, mezzanotte: guai se nel nostro presepe mancassero questi elementi che recano con sé tutta l’atmosfera natalizia e le emozioni bellissime di un’infanzia innocente, forse perduta. Ma se scorriamo le righe del racconto evangelico di Luca, di questo apparato non c’è menzione perché esso è sbocciato liberamente come un fiore della tradizione su un testo che è, invece, molto più sobrio.
Tre testi da meditare per il Natale
Voi sapete che questa Parola ha cancellato le frontiere, anche se qualcuno le rafforza. Voi sapete che questa Parola ha cancellato le differenze di razza e di religione, anche se qualcuno oggi stesso le ricorda e le fa diventare un limite di questa capacità di amare che Gesù ha voluto ravvivare nel cuore come un fuoco, nel cuore di ognuno di noi (Don Primo Mazzolari)
Curiosità sulle tradizioni di Natale
Come nasce il Natale? 25 dicembrePiù o meno alla metà dei quarto secolo, papa Giulio I stabilì che la nascita di Gesù dovesse essere fissata al 25 dicembre.In questo modo … Continua a leggere
Enzo Bianchi – Le parole giuste del Natale diverso
Abbiamo ascoltato annunci davvero stolti: Natale senza festa, Natale dimesso e rassegnato, Natale triste… Ciò mi ha spinto a domandarmi più volte che cosa rende il Natale una festa e che cosa al contrario lo contraddice, lo impedisce.
Gianfranco Ravasi – «Lo diede alla luce e lo avvolse in fasce»
«Maria lo guarda e pensa: Questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne. Egli è fatto di me, ha i miei occhi e la forma della sua bocca è la mia. È Dio e mi assomiglia! Nessuna donna ha avuto il suo Dio per lei sola. Un Dio piccolissimo che si può prendere tra le braccia e coprire di baci, un Dio tutto caldo che sorride e respira, un Dio che si può toccare e vive».
Sant’Agostino – Natale: quale povero può sfamarsi da se stesso?
Donde l’uomo può diventare giusto? Da se stesso? Ma quale povero può sfamarsi da se stesso? Quale nudo può coprirsi se non gli viene data una veste da un altro? Non avevamo la giustizia, avevamo soltanto i peccati qui in terra.
Il Natale di Francesco
È vero: insaziabili di avere, ci buttiamo in tante mangiatoie di vanità, scordando la mangiatoia di Betlemme. Quella mangiatoia, povera di tutto e ricca di amore, insegna che il nutrimento della vita è lasciarci amare da Dio e amare gli altri. Gesù ci dà l’esempio: Lui, il Verbo di Dio, è infante; non parla, ma offre la vita. Noi invece parliamo molto, ma siamo spesso analfabeti di bontà.
Domingo da Sagrada Familia (B)
Hoje, neste domingo, a Igreja nos convida a voltarmos nosso olhar para Jesus, Maria e José, a Sagrada Família de Nazaré. Olhando para eles, nos vemos. E o que podemos contemplar?
Domingo de la Sagrada Familia (B)
En esta fiesta de la Sagrada Familia hay algo que los creyentes no deberíamos olvidar. Según Jesús, la familia no puede quedar reducida a quienes estamos unidos por lazos de sangre. Todos los humanos formamos «la familia de Dios».
No podemos celebrar satisfechos la Navidad dentro de nuestro hogar mientras hay familias en el mundo que mueren de hambre.
Feast of the Holy Family (B)
There would have been tears, I think. If Simeon had waited all those years for the Lord, if Anna were a widow and so advanced in age, they would have shed tears when the saw the Infant King, certainly when they were allowed to hold him.
Dimanche de la Sainte Famille (B)
La foi et la confiance, même dans les jours d’obscurité, telle est la caractéristique de la famille d’Abraham et de celle de Nazareth. Nos familles d’aujourd’hui, prises dans bien des turbulences souvent, sont tout autant provoquées à la foi et à la confiance.
Domenica della Santa Famiglia (B) Commento
Tornarono quindi alla loro casa. E il Bambino cresceva e la grazia di Dio era su di lui. Tornarono alla santità, alla profezia e al magistero della famiglia, che vengono prima di quelli del tempio. Alla famiglia che è santa perché la vita e l’amore vi celebrano la loro festa, e ne fanno la più viva fessura e feritoia dell’infinito.
Domenica della Santa Famiglia (B) Lectio
Al v. 21 Luca, in parallelo con Giovanni, ma non senza un contrasto significativo, ha presentato la circoncisione del bambino che così veniva integrato nell’Alleanza che Dio aveva stipulato con Abramo (cfr. 1,59); al bambino hanno messo il nome “ Gesù “ che vuol dire “Dio salva”, come aveva ordinato l’angelo (1,31), in vista della sua condizione di “Salvatore” (2,11)
Gianfranco Ravasi – Un’intricata questione cronologica
Sono stati scritti volumi interi su questo passo simile più a un macigno storico che a una pietra d’inciampo nell’analisi critica dei Vangeli. Noi ci accontenteremo di una piccola nota sintetica. L’unico censimento documentato di Quirinio (ne parla anche lo storico Giuseppe Flavio del I sec.) fu eseguito nel 6-7 d.C. quando Gesù doveva avere almeno dodici anni…
Il Natale rischia di farci star male?
«Vivere è l’infinita pazienza di ricominciare — scrive Gregorio di Nissa —. Noi andiamo tutti di inizio in inizio, attraverso inizi sempre nuovi. Perché con Dio, c’è sempre un dopo». È come se camminassimo su un crinale in cui dobbiamo scegliere se sbilanciarci sul lato della morte o della vita. Nella prima ci neghiamo il futuro, nella seconda ci sbilanciamo sul futuro con fede.
A manjedoura de Jesus é a rua
Jesus não nasce nos locais e ambientes dos poderosos da sociedade capitalista neoliberal, individualista e consumista. Jesus não nasce nos locais e ambientes das Igrejas luxuosas e triunfalistas, que – aliadas dos poderosos – buscam se impor pela ostentação e pelo poder. Jesus não nasce nas catedrais majestosas, nas igrejas teatrais…
El árbol de Navidad, testimonio de Cristo
Cuando el “imaginario banal y comercial” –como afirma el papa Francisco– trata de esconder el verdadero significado de la Navidad, es necesario volver sobre el símbolo más presente en el mundo cristiano: el árbol.
Conduis-moi, douce Lumière
Voici un magnifique texte de saint John Henry Newman qui célèbre la Lumière inouïe reçue du Seigneur – cette lumière si puissante et si douce qui rayonne de la Nativité.
The Meaning of Christmas – Connecting the Dots Between the Crib and the Cross
May the joy of the angels, the humility of the shepherds, the perseverance of the wisemen, and the love of the Christ child be among God’s gifts to you this Christmas.
Nella catacomba di Priscilla sulla via Salaria la prima rappresentazione del Natale
La prima raffigurazioni della Natività risale al III secolo, e si trova a Roma, nelle catacombe di Santa Priscilla. Un cimitero sotterraneo che una donna, di nome appunto Priscilla, donò alla comunità cristiana dei primi secoli.
Riflessioni di Natale
Se un giorno fra le trincee fosse passato un bambino, chi avrebbe osato sparare? Tra le trincee costruite dalla nostra cattiveria è passato e passa, non soltanto nel giorno di Natale, Gesù, che ha il volto, gli occhi, la grazia incantevole dei nostri bambini. Chi oserà sparargli contro?
Il presepe, Vangelo domestico
Il presepe è più che mai attuale, mentre ogni giorno si fabbricano nel mondo tante armi e tante immagini violente, che entrano negli occhi e nel cuore. Il presepe è invece un’immagine artigianale di pace. Per questo è un Vangelo vivo.
E il giorno di Natale durerà tutto l’anno!
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso,
tutti i doni sognati,
più uno, per buon peso”
Gianfranco Ravasi – A Betlemme con Maria incinta di Gesù
È probabile che i parenti di Giuseppe non avessero più a disposizione una stanza per lui e la sposa incinta. Gli offrirono, allora, uno spazio collegato alle residenze di allora, ove erano ospitati gli animali di notte e d’inverno e ove spesso si riuniva la famiglia nelle serate fredde. È san Girolamo che visse per decenni a Betlemme a evocare questo riparo offerto da una grotta naturale o scavata nella roccia.
Un Natale diverso? Magari!…
Tutti diciamo che questo Natale sarà senz’altro diverso, dovuto alle circostanze di isolamento imposte dalla pandemia. Diverso perché non possiamo incontrarci, fare festa, abbracciarci… Ma io direi: magari fosse diverso davvero per noi, approfittando per scoprire e rivivere il senso profondo e cristiano del Natale del Signore.
Ottava di Natale – Commento al Vangelo
Il giorno dopo Natale è la festa del primo martire. Che cattivo gusto! Una scena violenta in un contesto così armonioso e ovattato! Fa benissimo, la liturgia, a darci uno scossone, a ricordarci che è pieno di sangue il Natale.