Blog di FORMAZIONE PERMANENTE MISSIONARIA – Uno sguardo missionario sulla Vita, il Mondo e la Chiesa MISSIONARY ONGOING FORMATION – A missionary look on the life of the world and the church
p. Silvano Fausti
Quando si dice che Gesù è il salvatore universale, per noi cristiani vuol dire una cosa molto precisa: che, cioè, la salvezza dell’uomo è la sua identità e l’identità dell’uomo è l’essere figlio nel Figlio Gesù. Poi i modi saranno diversi e ognuno arriverà per la sua strada, ma questa verità sarà sempre la sola, l’unica Verità. Ma ciascuno sarà veramente figlio solo se andrà verso i fratelli.
Credo sia questo il capovolgimento che deve avvenire nella missione: che, cioè, non si va a “salvare” gli altri, ma andando, verso l’altro, si salva se stessi, cioè si diventa veramente ciò che si è, si diventa figli. E il progetto di Dio, il suo Regno, che dovrebbe essere il grande sogno dell’uomo, non è altro che la realizzazione di questo mondo fraterno attraverso la testimonianza dei figli che vanno in “missione” verso i fratelli.
La missione, dunque, è strettamente legata alla salvezza; con la missione, infatti, ciascuno salva se stesso perché, divenendo fratello, diventa figlio e trasmette questa “salvezza” a chi la desidera e la vuole, a chi è disponibile e aperto.
È, quindi, importante sapere quale parola abbiamo ascoltato e quale parola testimoniamo. Se la parola che si è capita è il vangelo di Gesù, che ci testimonia la paternità di Dio, la sua umiltà, allora la nostra testimonianza avrà tutte le caratteristiche della verità di Dio: sarà umile, povera, caritatevole, percorrerà le strade degli uomini liberandoli dall’idolo del potere.
Se l’uomo ascolta la parola del “dio onnipotente”, diventerà onnipotente; del “dio sapiente”, diventerà quel sapiente che tutti adorano; del “dio luce”, diventerà l’illuminato e gli altri saranno tenebrosi. Se, invece, ascolta la parola del “Dio vulnerabile”, la cui prima caratteristica è l’umiltà, il servizio, il farsi ultimo, perché chi ama mette la vita a disposizione degli altri, allora sarà ben altro il suo modo di vivere, l’unico che renda possibile una vita fraterna.
La fraternità è fondata sull’amore, e l’amore è esattamente l’umiltà e il servizio all’altro, mentre l’egoismo è la rivalità e il servirsi dell’altro per primeggiare. La parola, dunque, determina il modo di capire, di agire e di sentire, quindi, determina l’uomo nella sua essenza, e la Parola di Dio ci fa sentire, capire e agire come Dio, ci dà la vita di Dio.