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Nenquimo è una delle sei vincitrici del premio Goldman 2020: il più alto riconoscimento ambientale assegnato a livello mondiale.
Prima di lei il premio, è stato ricevuto da personaggi come: Alberto Curamil, Luis Jorge Rivera, Berta Cáceres, Ruth Buendía y Francia Márquez.
Curamil lo ha ricevuto nel 2019 per aver guidato la sua comunità mapuche a fermare la costruzione di due progetti idroelettrici sul sacro fiume Cautín in Cile.
È stato consegnato a Márquez nel 2018 per aver organizzato le donne afro-colombiane di La Toma e fermato l’estrazione illegale di oro nelle loro terre ancestrali.
Nel 2016, Rivera lo ha ricevuto per aver guidato una campagna per istituire una riserva naturale nel corridoio ecologico nord-orientale di Porto Rico.
Cáceres è stata premiata nel 2015, un anno prima del suo assassinio, per aver lanciato una campagna che ha fatto pressioni con successo al più grande costruttore di dighe del mondo affinché si ritirasse dal progetto Agua Zarca.
E nel 2014, Buendía lo ha ricevuto per aver unito il popolo Asháninka in una campagna contro le grandi dighe in Perù.
Nemonte Nenquimo, il cui nome in Wao Tereo, sua madrelingua, significa stella, e che i suoi amici chiamano Nemo, è stata insignita del Goldman 2020 per la difesa del suo territorio.
A settembre è stata riconosciuta dal TIME come una delle 100 persone più influenti al mondo e il 24 novembre la BBC l’ha inclusa nella sua lista delle 100 donne ispiratrici e influenti del mondo.
Se la speranza potesse ridere, la sua risata risuonerebbe come quella di NemonteNenquimo. Che sia attraverso lo schermo di un computer o un altoparlante del cellulare, il suono forte della sua risata sembra un invito all’amicizia impossibile da ignorare, proprio come la sua battaglia per l’Amazzonia.
Nel 2016 ha creato la Ceibo Alliance per andare incontro ai bisogni delle comunità A’i Kofan, Siona, Siekopai e Waorani.
Nel 2019 ha guidato la causa che é riuscita a sospendere il progetto di sfruttamentnto petrolifero del blocco 22 nella provincia di Pastaza nell’Amazzonia ecuadoriana, fonte di biodiversità, ma anche giacimento di petrolio. Questa è la difesa del territorio guidata da Nemonte Nenquimo, un nome melodico come campanellini. La sua vittoria legale potrebbe costituire un precedente per lo sfruttamento del petrolio nell’Amazzonia ecuadoriana e ha catturato l’attenzione di tutto il mondo.
“Quel premio non è per me, è per tutti perché da sola non cel’avrei fatti”, dice Nenquimo, muovendo i suoi occhi inquieti, dipinti con semi di achiote, con uno spagnolo fluente e attraverso uno schermo, simbolo di questi tempi di pandemia. (Vedi Doménica – 30 Noviembre 2020 – Nemonte Nenquimo: «la estrella» waorani que ganó el premio Goldman)