IV Domenica di Avvento (A) Commento
Maria e Giuseppe, poveri di tutto ma non d’amore, sono aperti al mistero proprio perché se c’è qualcosa sulla terra che apre la via all’assoluto, questa cosa è l’amore, luogo privilegiato dove arrivano angeli. Il cuore è la porta di Dio.
IV Domenica di Avvento (A) Lectio
Il racconto conosciuto come l’annuncio a Giuseppe, si può suddividere in quattro parti: presentazione della coppia (vv18-19); apparizione e messaggio dell’angelo (vv20-21); interpretazione della nascita di Gesù (22-2. 3); ed infine esecuzione del comando dell’angelo (24-25). I personaggi descritti sono tre: Giuseppe, Maria e l’Angelo del Signore.
III Domenica di Avvento (A) Lectio
La terza domenica d’Avvento è detta domenica “Gaudete” o domenica della gioia, prendendo spunto dall’antifona d’ingresso con cui la Chiesa introduce la Liturgia eucaristica di questo giorno. Perché questo invito a gioire? Perché il Signore è vicino.
II Domenica di Avvento (A) Testi patristici
Testi patristici sul Vangelo della II Domenica di Avvento (A) Matteo 3:1-12 Coloro che pregano non si presentino a Dio con preghiere spoglie, non accompagnate da frutti. È inefficace la … Continua a leggere
II Domenica di Avvento (A)
Commento al vangelo della II Domenica di Avvento (A) Matteo 3:1-12 In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei … Continua a leggere
Lectio della II Domenica di Avvento (A)
Lectio del vangelo della II Domenica di Avvento (A) Matteo 3:1-12 Convertitevi: il regno dei cieli è vicino! v.1 Giovanni, il Battista, colui che immerge nell’acqua, come segno del desiderio … Continua a leggere
I Domenica di Avvento (A) Commento
Inizia il tempo dell’Avvento, quando la ricerca di Dio si muta in attesa di Dio. Di un Dio che ha sempre da nascere, sempre incamminato e sempre straniero in un mondo e un cuore distratti. La distrazione, appunto, da cui deriva la superficialità «il vizio supremo della nostra epoca» (R. Panikkar)
I Domenica di Avvento (A) Lectio
Cristo non può essere programmato: deve essere atteso, lasciando che nella nostra vita ci sia uno spazio anche per la sua presenza. La vigilanza cristiana permette di leggere in profondità i fatti per scoprirvi la «venuta» del Signore. Esige un cuore sufficientemente missionario per vedere, negli incontri con gli altri, tale venuta.
III Domenica di Avvento (A) Testi patristici
Giovanni la voce. Cristo la Parola. Sant’Agostino.
Giovanni la voce, il Signore, invece, in principio era il Verbo. Giovanni, voce nel tempo, Cristo in principio Parola eterna. Togli la parola, che cos’è la voce? Non ha nulla d’intellegibile, è strepito a vuoto.
III Domenica di Avvento (A) Commento
Gesù non ha mai promesso di risolvere i problemi della storia con i suoi miracoli. Ha promesso qualcosa di molto più grande: il miracolo del seme, il lavoro oscuro ma inarrestabile del seme che fiorirà. Non ci ha fornito pane già pronto, ma un lievito che non si spegne.