Epifania del Signore (commento)
Ogni anno, all’Epifania. Anche quest’anno. E beato chi di noi ancora sente scorrere un brivido dentro, all’accendersi del racconto-midrasch di Matteo sui maghi. Natale, l’Epifania, la manifestazione. E dove la manifestazione, a chi la manifestazione? Certo a tutti. Ma, per dire che è a tutti, i vangeli vanno a scovare i lontani.
Epifania del Signore (lectio)
Dal punto di vista letterario, il capitolo secondo di Matteo si presenta ben strutturato, diviso in due blocchi. In primo luogo, la storia dei “Magi” (maghi) si divide in due sezioni che hanno come riferimento Gerusalemme (vv.1-8) e Betlemme (vv. 9-12); ognuna di queste sezioni è introdotta dal viaggio e dall’arrivo dei Magi.
II Domenica dopo Natale (commento)
Nel Nuovo Testamento ci sono due parole greche che servono ad indicare il tempo. La prima è kronos e indica il tempo secondo una prospettiva umana, quello che si misura con l’orologio e che è composto di ore, minuti, secondi. La seconda è kairos e indica il tempo secondo una prospettiva divina.
II Domenica dopo Natale (lectio)
Giovanni apre la sua narrazione teologica con le prime due parole del Libro della Genesi: “In principio (en archē) Dio creò il cielo e la terra…” (Gen 1,1), ponendo tutto il suo lavoro in chiave di creazione, tema che, assieme a quello della Pasqua-alleanza, è una delle linee maestre della teologia di questo evangelista.
Maria Santissima Madre di Dio – Lectio
Con il nuovo anno, ci sarà una nuova storia? L’e-vento è diventato l’av-venimento: il cielo si è fatto prossimo alla terra, il divino all’umano. Qualcuno ha realizzato “questo av-venimento”, ed è ricominciata la storia.
Maria Santissima Madre di Dio – Commento
«Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, al bambino fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima di essere concepito nel grembo della madre». In questo breve versetto sono contenuti i tre fondamenti della festa che segna anche l’inizio dell’anno civile. Cerchiamo dunque di addentrarci nella contemplazione di questo triplice mistero.
Natale del Signore – Testi patristici
Purifichi l’occhio con cui potrà vedere Dio. Faccia conto di non riuscire a vedere perché ha gli occhi sporchi o malati: per la polvere, per un’infiammazione o per il fumo. Il medico gli dirà: Pulisciti gli occhi, liberandoti da tutto ciò che ti impedisce di vedere la luce. Polvere, infiammazione, fumo, sono i peccati e le iniquità. Togli via tutto, e vedrai la sapienza, che è presente, perché Dio è la sapienza.
Solennità del Natale del Signore
Che cosa leggiamo in questa carne, piccola, tenera, indifesa carne di un neonato, uscita dai nove mesi? Che cosa vediamo in questa carne abitata dalla luce? Vediamo – scusate l’espressione – vediamo gli occhi di Dio, lo sguardo di Dio. Ci sentiamo guardati. E non è poca cosa: essere guardati.
Natale, messa del giorno – Lectio
All’inizio di quella che Ireneo di Lione chiamava “la grande sinfonia della salvezza” e che Giovanni compone con il suo evangelo nel genere letterario del racconto, il Prologo ne anticipa in forma di inno personaggi, temi, eventi ed esiti: drammatici per alcuni, esaltanti per altri.
Natale, messa della notte (commento)
Questo per voi il segno: troverete un bambino: «Tutti vogliono crescere nel mondo, ogni bambino vuole essere uomo. Ogni uomo vuole essere re. Ogni re vuole essere “dio”. Solo Dio vuole essere bambino» (Leonardo Boff).
Dio nella piccolezza: è questa la forza dirompente del Natale. L’uomo vuole salire, comandare, prendere. Dio invece vuole scendere, servire, dare…
Natale, messa della notte (Lectio)
Un atto di potere di Cesare Augusto, sovrano dispotico di tutto il mondo, costituisce l’occasione temporale perché Gesù venga inserito nella discendenza davidica, come è stato profetizzato. (La storia non è fatta solo di causalità ma anche di casualità).
Battesimo del Signore (A) Commento
Gesù, ricevuto il Battesimo, stava in preghiera ed ecco il cielo si aprì. Il Battesimo è raccontato come un semplice inciso; al centro è posto l’aprirsi del cielo. Come si apre una breccia nelle mura, una porta al sole, come si aprono le braccia agli amici, all’amato, ai figli, ai poveri. Il cielo si apre perché vita esca, perché vita entri..
Battesimo del Signore (A) Testi ‘patristici’
Per una triplice ragione il Salvatore riceve il battesimo da Giovanni. Primo, perché essendo nato uomo come gli altri deve rispettare la Legge con giustizia e umiltà. Secondo, per dimostrare col suo battesimo l’efficacia del battesimo di Giovanni. Terzo per mostrare l’avvento dello Spirito Santo nel lavacro dei credenti.
Battesimo del Signore (A) Lectio
L’evangelo è un racconto biografico segnato da alcune emergenze escatologiche (di rivelazione); il battesimo nel Giordano è la prima di queste: seguiranno la trasfigurazione, la morte in croce e la risurrezione
1º gennaio: Benedire, custodire, conservare nel cuore
E se ci facessimo anche questo augurio per l’anno nuovo: di parlare un po’ di meno, di agitarci un po’ di meno, di sdottorare un po’ di meno e di pensare un po’ di più, di meditare un po’ di più, di leggere un po’ di più i segni dei tempi nuovi, i segni di Dio, nella storia?
Santa Famiglia (A)
E che cosa fa Giuseppe? Sogna, stringe a sé la sua famiglia, e si mette in cammino. Tre azioni: seguire un sogno, andare e custodire. Tre verbi decisivi per ogni famiglia e per ogni individuo; di più, per le sorti del mondo.