Papa Francesco: il segreto dello Spirito
Cari fratelli e sorelle, guardiamoci dentro e chiediamoci che cosa ci ostacola nel donarci. Ci sono, diciamo, tre nemici del dono, i principali: tre, sempre accovacciati alla porta del cuore: il narcisismo, il vittimismo e il pessimismo.
Domenica di Pentecoste (A) Commento
Forse è impoverire lo Spirito Santo questa pretesa di imbrigliarlo in un’unica manifestazione. Ed è anche bello pensare che l’avevano ricevuto la sera di Pasqua e ancora l’attendevano: e non è una finta, un far finta, è un anelito vero: vieni, Santo Spirito!
Domenica di Pentecoste (A) Commento
La Parola di Dio racconta in quattro modi diversi il venire dello Spirito Santo, per dirci che Lui, il respiro di Dio, non sopporta schemi. Nel Vangelo lo Spirito viene come presenza che consola, leggero e quieto come un respiro, come il battito del cuore.
Negli Atti viene come energia, coraggio, rombo di tuono che spalanca le porte e le parole. Mentre tu sei impegnato a tracciare i confini di casa, lui spalanca finestre, ti apre davanti il mondo, chiama oltre…
Domenica di Pentecoste (A) Lectio
Il contesto liturgico di oggi è segnato dal termine del tempo pasquale e dal rilancio del tempo ordinario. Come a dire: riprendi il tuo solito tran tran, ma ricorda che c’è qualcosa di nuovo che lo attraversa… La luce del Risorto è guida sicura al cammino di quanti vogliono seguirlo, lo Spirito è dato, nessun dono manca a coloro che si lasceranno attrarre e condurre dal Signore della vita sulle strade della quotidianità.
Domenica di Pentecoste (A) Lectio
Si compie così un tempo, e se ne apre un altro, completamento e continuità: è l’epoca dello Spirito, inanellata a quella del Padre e del Figlio. E qui, ora, siamo anche noi implicati e co-evi di queste epoche, grazie allo Spirito
Ascensione del Signore (A) Commento
Vivere l’attesa. Non è facile imparare l’attesa. Aspettare Dio. Anche nella religione a volte abbiamo più l’aria di chi possiede, che lo sguardo curioso di chi attende.
Ascensione del Signore (A) Commento
Io sono con voi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo: con voi, sempre, fino alla fine. Cosa sia l’ascensione lo capiamo da queste parole. Non è andato lontano o in alto, in qualche angolo remoto del cosmo, ma si è fatto più vicino di prima. Se prima era insieme con i discepoli, ora sarà dentro di loro. Non è andato al di là delle nubi ma al di là delle forme
Ascensione del Signore (A) Lectio
L’antica professione di fede della prima comunità cristiana che riconosce Gesù Cristo risorto come il “Signore”, viene trascritta nel linguaggio simbolico della sua ascensione al cielo. Luca privilegia questo modello espressivo alla fine del vangelo e all’inizio del suo secondo libro, gli Atti degli apostoli.
VI Domenica di Pasqua (A) Commento
“Se incontri il Buddha per la strada, uccidilo!”, a dire che l’amore per il maestro può ostacolare quello per il suo messaggio. Gesù invece vuole che lo si ami, che si sia coinvolti nella sua vita, al punto che i suoi comandi non siano imposizioni o leggi, ma siano realizzati nell’amore.
VI Domenica di Pasqua (A) Lectio
A pochi giorni dalla Solennità dell’Ascensione di Gesù al cielo, il Vangelo di oggi ci dà una certezza: Gesù non ci ha lasciati soli, in balia di noi stessi e di forze avverse; ha mandato il Paraclito, lo Spirito della verità, che ci sostiene nel cammino della vita
VI Domenica di Pasqua (A) Commento
Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Facciamo fatica a tenere insieme amore e comandamento. Eppure si tratta di due modi per esprimere il grado di appartenenza a qualcuno: infatti, adempiere i desideri di chi abbiamo amato è il solo modo per custodire la comunione con lui.
V Domenica di Pasqua (A) Commento
La Bibbia è piena di strade, di vie, di sentieri, piena di progetti e di speranze. Felice chi ha la strada nel cuore, canta il salmo 84,6. I primi cristiani avevano il nome di “Quelli della via” (Atti 9,2), quelli che hanno sentieri nel cuore, che percorrono le strade che Gesù ha inventato, che camminano chiamati da un sogno e non si fermano.
V Domenica di Pasqua (A) Lectio
Siamo al cap. 14 di Gv, al primo discorso di addio perché Giovanni mette un altro discorso di addio al cap. 15-16 che pone l’attenzione sulla comunione di vita con Lui, che va intensificato per mezzo della pratica del comandamento dell’amore vicendevole. Invece nel cap. 14 Gesù insiste sulla fedeltà dei discepoli alla sua Parola. Gesù invita a non turbarsi.
Papa Francesco: La mitezza e la tenerezza del Buon Pastore
Questa domenica è una domenica bella, è una domenica di pace, è una domenica di tenerezza, di mitezza, perché il nostro Pastore si prende cura di noi. “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla”
IV Domenica di Pasqua (A) Commento
Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. Per me, una delle frasi più solari di tutto il Vangelo. Anzi, è la frase della mia fede, quella che mi seduce e mi rigenera ogni volta che l’ascolto: sono qui per la vita piena, abbondante, potente. Non solo la vita necessaria, non solo quel minimo senza il quale la vita non è vita, ma la vita esuberante, magnifica, eccessiva
IV Domenica di Pasqua (A) Lectio
I farisei non capirono che cosa significava ciò che diceva loro; La chiesa ci propone questo vangelo nella IV domenica di pasqua per poter capire. Sembra che per riconoscere il buon pastore bisogna aver fatto esperienza della pasqua. È necessario cioè aver fatto esperienza della guarigione, come il cieco nato.
III Domenica di Pasqua (A) Commento
La strada di Emmaus racconta di cammini di delusione, di sogni in cui avevano tanto investito e che hanno fatto naufragio. E di Dio, che ci incontra non in chiesa, ma nei luoghi della vita, nei volti, nei piccoli gesti quotidiani.
III Domenica di Pasqua (A) Lectio
Gli apostoli rendono testimonianza della Resurrezione di Gesù. Lo fanno perché sono stati coinvolti in prima persona dall’evento, e se è vero che non hanno assistito “in diretta” all’avvenimento dell’uscita dal sepolcro hanno tuttavia visto il loro Signore redivivo che appariva loro, così come a tante altre persone (oltre 500, dice la Scrittura).
II Domenica di Pasqua (A) Lectio
Un Grazie particolare a Tommaso, detto Didimo, perché ha insegnato alla comunità, come si fa ad indurre Dio a presenze suppletive per l’uomo alla ricerca di autenticità e di fede, ad intenerire il cuore del Figlio che ha riaperto dolorose ferite, per riconfermare il dono della pace e dello Spirito
II Domenica di Pasqua (A) Commento
L’operazione più difficile, per Tommaso come per noi, sta proprio nel vedere nei corpi piagati la potenza di una trasfigurazione che fa delle piaghe delle cicatrici luminose e piene di senso: non più segno di morte o di peccato, ma segno di guarigione e di vita per sempre.
II Domenica di Pasqua (A) Lectio
Questo brano di vangelo chiude il vangelo di Giovanni ed è considerato la “prima conclusione” del quarto evangelo. Il vangelo di Giovanni si chiude quindi con la figura di Tommaso. A questa figura, dunque, viene dedicato tempo, spazio, importanza. Ma dove sta la grandezza di Tommaso?
II Domenica di Pasqua (A) Commento
“Beati quelli che, senza avere visto, giungono a credere”. È conoscendo l’amore vissuto dal Crocifisso che si inizia a credere: miracoli e apparizioni non ci fanno accedere alla vera fede. Solo la parola di Dio contenuta nelle sante Scritture, solo l’amore di Gesù di cui il Vangelo è annuncio e narrazione
Domenica di Pasqua (A) Lectio
La Pasqua non è il ritorno al carnevale dopo i rigori penitenziali della Quaresima. Implica una gioia del tutto diversa; è legata alla via di una santità conformata all’esistenza storica di Cristo, che passa per la croce e si rende palese come il trionfo dell’amore.
Veglia Pasquale e della Domenica della Pasqua del Signore (A) Commento
Come il sole, Cristo ha preso il proprio slancio nel cuore di una notte: quella di Natale – piena di stelle, di angeli, di canti, di greggi – e lo riprende in un’altra notte, quella di Pasqua: notte di naufragio, di terribile silenzio, di buio ostile su di un pugno di uomini e di donne sgomenti e disorientati. Le cose più grandi avvengono di notte.
Domenica di Pasqua (A) Lectio
Sono terminati i tempi biblici, lunghi e cadenzati, fatti di attese, a volte estenuanti, è nato l’Oggi, tempo puntuale e sorgivo di ogni vita.
I tempi del Cristo sono brevi, brevissimi: l’attuazione degli annunci profetici, delle promesse, delle speranze è sempre repentina ed efficace.
La salvezza avviene nel tempo presente.
Ascensione del Signore (A) Lectio
Negli ultimi cinque versetti del suo Vangelo, Matteo riassume e concentra tutta la sua opera collegando l’attività finale di Gesù con il suo inizio, le Beatitudini con la Risurrezione, la Tentazione con la Trasfigurazione.
IV Domenica di Pasqua (A) Commento
Prepararsi alla Domenica (IV di Pasqua) Anno A – Gv 10,1-10 Apriti! Le immagini sono di quelle che ti seducono: una relazione in cui sei conosciuto e chiamato per nome, … Continua a leggere
IV Domenica di Pasqua (A) Lectio
Lectio della Domenica IV DOMENICA DI PASQUA – A Giovanni 10, 1-10 Il capitolo nono si è chiuso con i farisei e i capi dei Giudei che si ostinano nella … Continua a leggere
III Domenica di Pasqua (A) Commento
Prepararsi alla domenica (III di Pasqua) Dalla paura alla gioia… mediante la pazienza di Gesù. Antonio Savone. Quello che balza subito agli occhi è che la vicenda dei due di … Continua a leggere
III Domenica di Pasqua (A) Lectio
Lectio della Domenica III DOMENICA DI PASQUA – A Luca 24, 13-35 13 Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome … Continua a leggere
III Domenica di Pasqua (A) Commento
III domenica di Pasqua di ENZO BIANCHI Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli … Continua a leggere