IV Domenica di Avvento (C) Lectio
Maria diventa figura dell’ascolto che fa e custodisce la Parola. La visita di Maria a Elisabetta è figura di ogni incontro autentico, perché essa è una celebrazione dell’accoglienza. In questo testo ciascuna delle donne riconosce l’altra nella sua realtà e nel contempo riceve dall’altra la propria realtà.
III Domenica dell’Avvento (C) Lectio
La terza Domenica d’avvento è chiamata domenica Gaudete a partire dalle parole dell’antifona di ingresso: rallegratevi sempre nel Signore (Gaudete in Domino semper). La gioia, l’esultanza, l’allegria sono il lessico che colora e domina le letture di questa Domenica che già comincia a vedere l’alba della venuta del Signore.
III Domenica di Avvento (C) Commento
In tutto il Vangelo il verbo amare si traduce con il verbo dare (non c’è amore più grande che dare la vita per quanti si amano; Dio ha tanto amato il mondo da dare suo Figlio, chiunque avrà dato anche solo un bicchiere d’acqua fresca…). È legge della vita: per stare bene l’uomo deve dare.
II Domenica di Avvento (C) Lectio
La conversione di chi attende.
Dopo l’avvio dato dalla scorsa Domenica a questo tempo di Avvento, la liturgia ci presenta una figura dell’attesa: Giovanni il precursore. In lui l’attesa vigilante plasma la vita, le dà già il sapore del Regno che si fa vicino nella venuta del Figlio.
II Domenica di Avvento (C) Commento
La parola di Dio venne su Giovanni, nel deserto. Ma parola di Dio viene ancora, è sempre in volo in cerca di uomini e donne dove porre il suo nido, di gente semplice e vera, che voglia diventare «sillaba del Verbo» (Turoldo). Perché nessuno è così piccolo o così peccatore, nessuno conta così poco da non poter diventare profeta del Signore.
I Domenica di Avvento (C) Lectio
Inizia con questa domenica il tempo di Avvento, il tempo in cui rinnoviamo la nostra attesa, ma anche ridestiamo e affiniamo i nostri sensi per cogliere i segni della venuta e della presenza del Signore. La speranza del ritorno del Signore determina l’essere del cristiano e della chiesa, fa stare in un certo modo nella storia e nello spazio.
I Domenica di Avvento (C) Commento
La prima domenica di Avvento segna anche l’inizio di un nuovo anno liturgico, in cui domenica dopo domenica la chiesa celebra e fa rivivere il mistero di Cristo morto e risorto, dinamica di salvezza sempre presente in ogni evento della vita di Gesù, dalla sua nascita alla sua venuta gloriosa alla fine dei tempi.
IV Domenica di Avvento (C) Commento
Il cristiano passa nel mondo gravido di Dio, “ferens Verbum” (Origene) portando un’altra vita dentro la sua vita, imparando a respirare con il respiro di Dio, a sentire con i sentimenti di Cristo, come se avesse due cuori, il suo e uno dal battito più forte, che non si spegnerà più. Ancora adesso Dio cerca madri, per incarnarsi.