Centrafrica, violenza da far west: domenica urne aperte, ma si teme un colpo di Stato. Ribelli contro Touadéra
Le elezioni presidenziali e legislative sono indette per domenica 27 dicembre, ma il Paese è in preda a una vera e propria guerra interna. Braccio di ferro tra il presidente … Continua a leggere →
Guerre africane del presente: politiche, croniche e “private”
Quando si tratta dell’Africa è prassi liquidare le sue guerre come etniche, tribali e, a causa di queste “radici”, quasi fuori dalla storia e in larga parte incomprensibili. Mario Giro – docente … Continua a leggere →
Il premier Abiy: «Col Tigray nessun dialogo»
Nessuna trattativa con i ribelli. La guerra andrà avanti finché l’esercito federale etiope non avrà sconfitto i miliziani tigrini del Tplf. Il premier Abiy Ahmed non fa un passo indietro. L’offensiva prosegue. … Continua a leggere →
Etiopia: sull’orlo del baratro
Una interessante analisi fatta da ISPI sull’ intervento militare in Tigray che rischia di fare scattare una guerra civile nel paese e che il conflitto si protragga ed assuma una dimensione regionale
Mozambico: Cabo Delgado, i missionari e il dramma degli sfollati in fuga dalle violenze
La missione di Cavà-Memba, in una zona confinante con la provincia di Cabo Delgado, sta accogliendo e aiutando migliaia di sfollati in fuga dagli attacchi di gruppi jihadisti, che in tre anni hanno causato 1500/2000 vittime e 300.000 sfollati. La coraggiosa denuncia del vescovo di Pemba.
«Il libro nero dell’umanità»
Matthew White, Il libro nero dell’umanità. La cronaca e i numeri delle cento peggiori atrocità della storia. Il totale, secondo i calcoli del bibliotecario americano, fa 455 milioni di vittime.
Giuliana Sgrena: “L’Europa non è in pace, delocalizza i conflitti”
“Non è vero, come spesso si dice, che l’Europa ha vissuto per 75 anni in pace, ha solo delocalizzato i conflitti a cui i vari paesi europei, Italia compresa, partecipano. Perché nessuno è interessato a risolverli? Proprio perché sono stati fomentati da potenze più o meno grandi per rispondere a interessi economici o geostrategici”.
Padre Dall’Oglio: 7 anni di silenzio tra dolore e speranza
Nel settimo anniversario della scomparsa, durante una conferenza stampa è stata ricordata la figura di padre Paolo Dall’Oglio. Il prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini: “Chi ci ha sottratto temporaneamente la presenza fisica di padre Paolo vorrebbe farci precipitare in una spirale di odio”
Cabo Delgado: seimila sfollati interni, mentre i gruppi armati inseguono le rotte del gas
In Mozambico imperversano violenza e paura seminati da sedicenti terroristi di matrice religiosa. La loro strategia è “cacciare gli abitanti dalle terre sotto scacco, perché ricche di giacimenti di gas e anche di pietre preziose”. Le testimonianze delle comboniane.
Covid-19: inascoltato in Africa l’appello al cessate il fuoco
Molte le voci di vescovi che si sono levate in questo tempo di pandemia per denunciare le tante guerre in corso in Africa
1960-2020: Africa – sessant’anni di indipendenza e di conflitti
Il peso dei conflitti regionali che oppongono attori statali a movimenti e gruppi armati trans-nazionali assume un’incidenza sempre maggiore in diverse aree del sub-continente, dal Sahel al Corno d’Africa.
Profughi, migranti, sfollati: Africa, un continente in fuga
L’espandersi dei gruppi jihadisti, gli scontri etnici, i movimenti secessionisti, le organizzazioni criminali: dal Congo alla Nigeria, dal Sudan all’Etiopia, dal Camerun al Mozambico, milioni di africani sono costretti a lasciare le proprie case e i propri paesi. Altro che restare a casa
La Chiesa in Centrafrica: “Meno violenza, più sviluppo”
La violenza diffusa che mina la stabilità del Paese e colpisce duramente le popolazioni civili. I cattolici chiedono che la soluzione al conflitto armato nella Repubblica Centrafricana non sia solo militare: necessari incentivi e crescita della società civile, con nuovi insegnanti, professori, medici infermieri
Il piano “Dalla Pace alla prosperità” del presidente Trump
“Il piano di pace di Donald Trump non è per far avanzare i negoziati di pace israelo-palestinese. È per affondarli. L’accordo finale di Trump è una politica del potere senza vergogna”.
Sud Sudan, la pace è vicina
Il presidente ha annunciato un’intesa con il leader dei ribelli per la formazione di un governo di unità nazionale. Per suor Elena Balatti, comboniana da 20 anni residente in Sud Sudan, attenta osservatrice della situazione, con l’accordo politico anche il sogno di vedere Papa Francesco in Sud Sudan può diventare realtà
Giulio Albanese, “La vittoria dei vinti nella Repubblica democratica del Congo”
Il settore orientale della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) è un inferno di dolore. Si tratta di una delle zone più tormentate dell’Africa sub-sahariana, spesso ignorata dalla stampa internazionale.
Giulio Albanese, Le crisi armate che insanguinano l’Africa. Dove non passano le merci passano gli eserciti
Le crisi armate che insanguinano l’Africa richiamano alla mente il pensiero di Frédéric Bastiat. Grande filosofo ed economista francese, egli sosteneva che «dove non passano le merci, passano gli eserciti».
Enzo Bianchi, Quando gridano le pietre
Una guerra mondiale combattuta a pezzi e su terre che non sono quelle dei contendenti: questo è ciò che ancora una volta accade sotto i nostri occhi nel Medio Oriente, destando l’incubo di una guerra più estesa che potrebbe incendiare il Mediterraneo.
Congo, sofferenza senza fine
Nella Repubblica Democratica del Congo la sofferenza della gente sembra non avere fine. La popolazione è costretta continuamente a spostarsi, traumatizzata e sempre più povera. Molti villaggi sono saccheggiati, distrutti e bruciati, le scuole sono frequentate da un piccolissimo numero di alunni…
MOZAMBICO – La violenza di “gruppi armati senza nome” paralizza il Nord del paese
Il sospetto è che, dietro questi attacchi, si nascondano interessi economici per lo sfruttamento delle risorse naturali. Questa regione è ricchissima di pietre preziose (rubini), legno pregiato e, soprattutto petrolio. Si teme anche che ci possano essere traffici di organi e di sostanze illecite.
Omaggio a Hevrin Khalaf, paladina dei diritti, uccisa dalle milizie filo turche
Coloro che il 12 ottobre hanno crivellato di colpi la sua auto, fatto scendere lei e gli altri civili per ucciderli in modo orrendo, sono terroristi e fanatici. Per questo il governo turco, che li arma, è doppiamente colpevole.
I cinque Paesi più pericolosi al mondo
Somalia, Afghanistan, Siria… In alcune aree del pianeta, porre fine alle guerre è difficile. Ecco perché.
Il rigurgito jihadista che infiamma il Sahel
Un fondamentalismo che si insinua nelle fratture antropologiche: una pericolosa polveriera nell’Africa occidentale.
CONGO RD – Si affaccia lo Stato Islamico nell’est della RDC; la preoccupazione dei Vescovi locali
Kinshasa (Agenzia Fides) – C’è anche il misterioso Stato Islamico nella Provincia dell’Africa Centrale tra i gruppi armati che imperversano nell’est della Repubblica Democratica del Congo, le cui azioni violente … Continua a leggere →
Tra jihadisti e scontri etnici, il Mali è una polveriera
Dopo le 95 vittime del massacro nella notte tra il 9 e il 10 giugno, in Mali si indaga sulle cause. Il governo ritiene che dietro l’attacco ci sia un gruppo islamista, ma al momento appare più verosimile l’ipotesi che la strage sia stata compiuta da un commando di etnia Fulani. Di certo nel Paese africano, instabile dal 2012, ci sono vari fronti di crisi.
CENTRAFRICA – “L’arrivo di migliaia di Peuls con milioni di bovini destabilizza il sud-est” dice Mons. Aguirre
“La causa di questo movimento è la desertificazione che costringe i Peuls ad andare alla continua ricerca di nuovi pascoli e fonti d’acqua. Purtroppo i Peuls, che sono ben armati, nel loro percorso lasciano una scia di sangue che si allunga di giorno in giorno” dice il Vescovo.
Siria: “La strage degli innocenti”
Anche se non cadono più granate, per la maggior parte della popolazione il problema è la povertà, un “bomba sociale” di immani dimensioni. Secondo i rapporti delle Nazioni Unite, infatti, il 70% della popolazione siriana vive in estrema povertà.
CENTRAFRICA – Continuano gli assalti ai siti di sfollati nei pressi di parrocchie cattoliche; “Si mira a distruggere la convivenza pacifica”
Bangui (Agenzia Fides) – “Gli uomini armati sono entrati nel campo e hanno iniziato a sparare a distanza ravvicinata. Con questo tipo di comportamento, come possiamo ancora credere nella coesione … Continua a leggere →
Caritas: il mondo è in guerra, 378 i “conflitti dimenticati” registrati lo scorso anno
Presentato il VI Rapporto dell’organismo: giro d’affari di 1700 miliardi di dollari per la produzione di armi: Usa in testa, crescono Cina e Arabia Saudita. Paolo Beccegato: «Si combatte convinti di vincere perché si è più armati dell’avversario»
Card. Zenari: “Vi racconto la strage degli innocenti”
Un grido d’aiuto continua a levarsi dalla Siria. È soprattutto quello dei bambini. Mutilati, abusati, uccisi, privati dei loro genitori, traumatizzati, i più piccoli sono le prime vittime di un conflitto che dura da sette anni.
Yemen: 85.000 bambini morti per fame dall’inizio del conflitto
Circa 85.000 i bambini sotto i cinque anni potrebbero essere morti per fame o malattie gravi dall’inizio dell’escalation del conflitto in Yemen. Questa la denuncia di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro.
CENTRAFRICA – “Vi sono interessi enormi dietro alla strage di Alindao” dice il Vescovo di Bangassou
Paesi stranieri e non africani vogliono usare il Centrafrica come porta per entrare nella Repubblica Democratica del Congo e nel resto del continente, manipolando l’Islam radicale. È questo il gioco che sta dietro alla strage di Alindao” conclude Mons. Aguirre.
Centrafrica. Assalto a rifugiati nel vescovado, uccisi in 42. Tra loro il vicario
È accaduto nel sud del Paese, nella città di Alindao. Uomini armati hanno incendiato e saccheggiato la diocesi. Le vittime sono in prevalenza cristiane. Ferito un altro sacerdote.
RCA, civili sotto attacco e caschi blu stanno a guardare
La missione di peacekeeping dell’Onu nuovamente sotto accusa in Repubblica Centrafricana. Human Rights Watch denuncia decine di esecuzioni sommarie di civili, avvenute a Bria sotto gli occhi della MINUSCA.
Centrafrica, una nazione sotto sequestro
Non si è mai scrollato di dosso le pastoie della Francia e non ha saputo dotarsi di una classe dirigente adeguata. E da quasi sei anni il paese si è avvitato in un conflitto di cui non vede la fine. La lettura di un sacerdote centrafricano. Che crede in una svolta.
Un «genocidio silenzioso» nel Camerun anglofono
«Questo a cui stiamo assistendo, qui in Ambazonia, è un genocidio. Un genocidio. Che continua senza sosta. Nel silenzio generale». Lui è un religioso che svolge il suo ministero nel Camerun anglofono (Ambazonia è, appunto, il vecchio nome della regione separatista).
Nicaragua, spari contro i sacerdoti. La Chiesa prosegue il dialogo
Nuove manifestazioni (senza vittime) nel weekend della popolazione che chiede elezioni anticipate al presidente Ortega, il quale fa sapere di non avere intenzione di dimettersi. Accuse di crimini efferati contro i cittadini e il rischio di una guerra civile.
RDC: Chi si oppone, sparisce
Siamo nel cuore dell’Africa, nel paese che nutre ogni giorno l’industria tecnologica nel mondo. Pieno di materie prime come diamanti, oro, stagno, gas, petrolio, uranio, coltan, foreste e acqua, il Congo raccoglie donne e uomini di molte tribù sotto il dominio dittatoriale di Kabila.
Sud Sudan: firmato un cessate il fuoco. Che sia la volta buona?
Speranze di pace in Sud Sudan. Le due fazioni in conflitto hanno firmato un cessate il fuoco permanente. Il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, e il suo grande rivale, … Continua a leggere →
Indiscriminata caccia ai ‘Ninja’
Un conflitto cosiddetto “a bassa intensità” si consuma da due anni nel sudest del Congo Brazzaville nel silenzio quasi totale dei media. Oggi, un rapporto dell’agenzia delle Nazioni Unite documenta la devastazione provocata dai bombardamenti dell’esercito sui villaggi, abbandonati dagli abitanti, costretti cercare riparo nella foresta.
La guerra mondiale oggi è «a pezzi».
42 conflitti aperti e 180mila vittime nel 2014. Non è più una contrapposizione tra schieramenti o blocchi. Il conflitto mondiale che dilania il Terzo millennio è mimetizzato in un poliedro di … Continua a leggere →
Più attenti ai mondiali che al dramma in Iraq e in Siria
L’Occidente? “Più interessato ad una partita di calcio che al dramma in Iraq o in Siria” «L’Iraq continuerà ad essere un unico stato ma solo se lo vorranno l’Occidente e … Continua a leggere →
Il mondo, meno pacifico rispetto al passato
Rapporto Global Peace Index 2014 Dopo anni, in declino la pace nel mondo. Misurare la pace è la sfida lanciata dall’Institute for Economics and Peace di Sydney, che presenta l’edizione … Continua a leggere →