Domenica gli attentati a tre luoghi di culto di Surabaya, con 13 vittime: gli autori una mamma con due bambine, il marito e due figli adolescenti. Oggi un’altra famiglia contro il posto di polizia.
Nella Domenica delle Palme un’esplosione ha causato 27 morti a Tanta; un kamikaze si è fatto esplodere nella chiesa di San Marco ad Alessandria: 18 le vittime. La rivendicazione del Daesh.
Il Papa: Dio converta i cuori
Non è una guerra di religione, dice il Papa. Ed è vero per i cattolici e per la maggior parte dei musulmani, che vorrebbero costruire insieme un rapporto basato sul reciproco rispetto. Non lo è, invece, per il Daesh né per i promotori dello scontro a tutti i costi. Ieri, mentre centinaia di fedeli musulmani prendevano parte, in Francia e in Italia, alla celebrazione domenicale per esprimere la loro solidarietà con i cristiani dopo l’assassinio di padre Jacques, il Califfato ha rilasciato l’ultima edizione di Dabiq, la sua “rivista ufficiale”, proprio con la peggiore polemica anti cristiana.
Sharia “invented” by Ulemas and taught in Islamic schools is the same law practiced by the Islamic State militants. The “religious jurisprudence, founded more than 10 centuries ago,” has “chained and rusted our brain and that of our children.” It is urgent to modernize the Muslim religion and free it from the ambiguities linked to the past. The courageous appeal of a young Algerian Muslim student.
La nuova fase della guerra del terrore scatenata dal Daesh non si può combattere sul terreno né si può vincere con i droni, i bombardamenti e gli obiettivi mirati. Perché il nocciolo, il core business del Califfato non sono, nonostante l’orrore di cui sono capaci, gli squadroni di macellai e di tagliagole che – con atti di suprema viltà – continuano a sequestrare e colpire inermi, schiavizzare donne, decapitare statue, disprezzare bellezza e armonia del creato. Il cuore nero del Daesh sopravvive grazie a un fiume di denaro e una capillare propaganda attraverso internet
AsiaNews ha recogido el testimonio de Josephine, una de los centenares de cristianos de Hassakeh por un año en manos de Daesh (o Isis, el Estado islámico). La joven habla de sufrimientos psicológicos, de los intentos de conversión, de la lejanía de los parientes varones. Salvada “gracias a la fe”. La madre, Caroline, colaboradora de Caritas, es la única que logró escapar al secuestro. Trató la liberación con los yihadistas y regaló a ellos copias de la Biblia. Ahora espera “encontrarse con el Papa” junto a toda la familia.
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