Maria di Magdala, il cui cammino affascina e interroga da secoli credenti e non credenti, emerge più viva che mai dalle meditazioni di Carlo Maria Martini recentemente edite nel volume “Maria Maddalena” che sorprenderà anche i lettori più consueti del cardinale.
Il 25 maggio si è celebrato il 55.mo anniversario dell’Organizzazione dell’Unità Africana (dal 2002 Unione Africana). Il 21 marzo scorso, 44 Paesi africani (sui 55) hanno siglato a Kigali in Ruanda un accordo per creare una Zona di libero scambi.
Ci sono donne e ci sono madri. Sempre meno – ma è davvero così? – la stessa cosa. Eppure esistono madri nubili e consacrate che generano nell’umiltà, madri che hanno sbagliato e una Madre della Chiesa di rinnovata attualità. E poi donne che non sono madri, per scelta. Ma che con la maternità sono chiamate a confrontarsi.
Le famiglie cedono le domestiche sui social, i Paesi di provenienza protestano. Rias promette un’inchiesta. Intanto una donna è stata nominata vice-ministro del Lavoro
Nel mondo duecento milioni di donne e ragazze hanno subito mutilazioni genitali. Entro il 2030, oltre un terzo di tutte le nascite nel mondo avverranno in trenta paesi in cui è ammessa questa violenta pratica. Sono alcuni dati diffusi dall’Unicef e dall’Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) in occasione della giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili che si celebra oggi
Le donne e la riforma della Chiesa Il Nuovo Testamento attesta la flessione molteplice della sollecitudine ecclesiale e non fa differenza tra uomini e donne (cf. Rm 16). Purtroppo la lunga … Continua a leggere →
Nei primi giorni di novembre del 1911 Marie Curie è l’unica donna invitata dall’industriale belga Solvay all’incontro da lui organizzato nel lussuoso hotel Metropole di Bruxelles per riunire i più brillanti cervelli del mondo.
Il copione dell’orrore si è ripetuto ancora una volta nella capitale brasiliana che fra meno di tre mesi ospiterà le Olimpiadi. Nonostante le campagne per fermare la violenza contro delle donne, nonostante gli appelli su Twitter e su Facebook a non colpevolizzare le vittime, è successo di nuovo. E, ancora una volta, alla tortura ha fatto seguito l’umiliazione, condita dai dubbi che rendono lo stupro ancora più infame. Forse la ragazza «se l’è cercata?». Forse la 16enne che era andata a casa del suo ragazzo in una favela di Rio de Janeiro «sarebbe dovuta restare a casa?». Internet amplifica.
Pakistan: il dramma delle conversioni forzate. Ogni anno oltre un migliaio di ragazze cristiane o induiste vengono costrette a cambiare religione e a sposare uomini musulmani. Roma, 26 Luglio 2015 … Continua a leggere →
Libero boccia il Papa sulle donne. Ma ci Facci il piacere! Quando certa stampa parla e straparla del Papa e della Chiesa, vien proprio voglia di dire che nei giornali … Continua a leggere →