L’attuale situazione della pandemia ci obbliga a vivere un tempo sospeso, lanciando l’ombra dell’incertezza sui nostri piani e progetti. Ma, ci lascia con più tempo per la riflessione e la ricerca interiore e può darsi che questo testo possa aiutare. Lo affido a te senza altro scopo in mente che questo della riflessione e ricerca interiore su una questione che ci sta’ a cuore, a tutti e a ognuno.
Aos grandes livros sobre religião que prepararam e nutriram a integração europeia, como os clássicos de Max Weber, Émile Durkheim e Jacques Maritain, é preciso adicionar alguns novos.
George Steiner, uno dei più grandi intellettuali del Novecento e mastro della letteratura mondiale, è morto qualche giorno fa. Lo ricordiamo con una straordinaria intervista, uscita sulla rivista Vita e Pensiero nel 2004, nella quale il grande critico parla dell’Europa, della coscienza, della creazione. Un testo ricchissimo, difficile da eguagliare nel panorama di oggi.
Ieri il vescovo di Bayeux-Lisieux, intervistato dalla radio transalpina Rtl, si è detto “preoccupato per l’aumento degli atti vandalici e d’odio contro i cristiani di Caen”. Alla luce degli ultimi atti vandalici in Francia, le ragioni alla base di un fenomeno sempre più frequente.
Presentazioni in tutta Italia per la ventinovesima edizione del Dossier statistico immigrazione, realizzato dal Centro studi Idos con il Centro studi e Rivista Confronti. Numeri che svelano molte fake news sul fenomeno migratorio, a partire da un'”invasione” che non c’è mai stata…
Il Pontefice: «L’Europa non deve sciogliersi, bisogna salvarla, ha radici umane e cristiane. Una donna come Ursula von der Leyen può ravvivare la forza dei Padri Fondatori»
“Una forza politica può dare un’immagine di sé conservatrice, ma se la dà la Chiesa è spacciata. Alla riforma devi rispondere con la tua riforma, alla crisi rispondi con i santi, rispondi con San Francesco, con Sant’Ignazio, non puoi rispondere difendendo etiche e basta”.
E’ quanto ha denunciato don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII. Il sacerdote si riferisce alla nuova tragedia che si è verificata al largo della Libia dove due barconi sono affondati.
Papa Francesco ha smascherato un’ipocrisia che in Europa accomuna spesso istituzioni civili e religiose. Aldilà delle speculazioni e strumentalizzazioni di opposto segno, è innegabile che in questi anni l’Italia, intesa come Paese ma anche come Chiesa italiana, sia al primo posto nel continente per accoglienza di persone migranti…
Card. Sarah: “Migrazione di massa? Ecco cosa rischia l’Occidente…”
“La Chiesa non può collaborare con la nuova forma di schiavismo che è diventata la migrazione di massa”. Sul tema interviene anche padre Costa SJ: “Ma la situazione è complessa, la gente continua a partire”
“Erano tempi belli, splendidi, quando l’Europa era un paese cristiano, quando un’unica Cristianità abitava questa parte del mondo plasmata in modo umano; un unico grande interesse comune univa le più lontane province di questo ampio regno spirituale”.
In occasione delle elezioni europee, i missionari che fanno parte della Cimi (Conferenza degli Istituti Missionari Italiani) e che sono presenti nel Sud e nel Nord del mondo vogliono condividere il sogno e le preoccupazioni sull’Europa, a fianco delle vittime dell’umanità ferita a causa dell’attuale sistema economico-finanziario che uccide creature e creato.
Le regole dei giochi di potere in vista delle elezioni di maggio di Carlo Blengini L’Italia ha giocato un ruolo di primo piano, a livello europeo, negli ultimi anni: Mario Draghi … Continua a leggere →
La paura dell’onda sovranista e la necessità di tornare al disegno politico originario.
Un clima di grande attesa e di tensione accompagna le elezioni del Parlamento europeo di maggio 2019.
El fin de la hegemonía de socialdemócratas y democristianos lleva la política europea a ‘terra incognita’ y pone a esos grupos ante el dilema de abrazar ideas de moda que antes aborrecieron.
Se si fosse ricorso in tempo a misure per controllare gli ingressi in Europa prima che i mercanti di schiavi scoprissero il remunerativo business delle migrazioni clandestine, forse le cose starebbero ora diversamente.
La Unión Europea vive momentos difíciles. Jürgen Habermas, considerado el filósofo vivo más influyente, disecciona la deriva peligrosa que está tomando el proceso de integración.
“Hoje, as populações nacionais tremem pelos imperativos funcionais politicamente incontroláveis de um capitalismo movido pelas marchas financeiras que escapam de toda regulação. A boa resposta não pode consistir em um recolhimento alarmado atrás das fronteiras nacionais”, avalia o filósofo alemão Jürgen Habermas.
«Por ter sob os olhos a imensa irradiação cultural da Igreja de Cristo, basta imaginar que por um instante em Londres ou em Nápoles, em Estocolmo ou em Colónia ou … Continua a leggere →
“Cari Amici, siamo noi i predoni dell’Africa! Siamo noi i ladri che, affamando e distruggendo la vita di milioni di poveri, li costringiamo a partire per non morire: bambini senza genitori, padri e madri senza figli. Un esodo epocale si abbatte sull’Europa…”
“Siamo qui davanti a San Pietro, non tanto per la Basilica quanto per la vicinanza a Papa Francesco, che incoraggiamo a dire le parole forti che sta dicendo a favore dei migranti, e siamo qui con questa lampada per Francesco…”
All’Europa dei confini chiusi e delle rotte controllate l’intellettuale marxista rivolge l’esortazione ripresa dall’omelia di papa Francesco a Lampedusa, 8 luglio 2013: chiediamoci chi ha pianto, chi ha pianto oggi nel mondo?
L’incontro alla Comunità di Sant’Egidio nell’ambito del viaggio in Vaticano: «C’è bisogno di spiritualità per vincere le paure», ma la Francia resta un Paese laico. L’Africa, uno dei temi principali.
Em Fátima, de 12 a 15 de abril de 2018, as delegações de bispos Africanos (SECAM) e de Bispos Europeias (CCEE) discutiram o actual e importante tema do significado da globalização para a Igreja e para as Culturas na Europa e em África.
«Ancora oggi fa male — sottolinea l’episcopato di Vienna — che in quel momento, nel marzo del 1938, e nei successivi sette anni bui, i cristiani, e in particolari i vescovi, non si siano opposti più decisamente al potere dell’odio, dell’efferatezza e della dittatura».
Lo stato polacco sta abbattendo, uno per uno, gli alberi della foresta di Białowieża, l’ultima foresta primordiale d’Europa. Gli alberi sono tagliati per fabbricare pallet e compensato. Ad opporsi, tra le macchine … Continua a leggere →
Nuovo report di Amnesty documenta anche le «collusioni tra guardie e scafisti» (Nello Scavo) «I governi europei sono consapevolmente complici delle torture e degli abusi su decine di migliaia di … Continua a leggere →
Barcelona, Espanha, 20 abr 2017 (Ecclesia) – O colóquio Europeu de Paróquias realiza-se, de 09 a 14 de julho, Barcelona (Espanha) e tem como tema central «Cristãos na Europa: Um povo em Missão».
Una civiltà tiepida, che non sa riconoscere la drammaticità del nostro tempo, incapace di coltivare e amare anche un solo valore per cui valga la pena dare la vita, è una civiltà condannata. Terrorismo e profughi non fanno che metterne in luce le debolezze.
Il 21 aprile 1954 Alcide De Gasperi teneva un memorabile discorso: «La nostra patria Europa». Alla Conferenza Parlamentare europea di Parigi, il grande Statista affermava tra l’ altro: «È la volontà politica unitaria che deve prevalere. È l’ imperativo categorico che bisogna fare l’ Europa per assicurare la nostra pace, il nostro progresso e la nostra giustizia sociale che deve anzitutto servirci da guida… Tutta la nostra costruzione politico-sociale presuppone un regime di moralità internazionale.
Munique, Alemanha, 02jul – O congresso Juntos Pela Europa, que terminou este sábado em Munique (Baviera, Alemanha), apelou aos responsáveis das diferentes igrejas cristãs que “ultrapassem as divisões”.
“Enquanto cristãos, queremos viver juntos, na reconciliação e em plena comunhão”, pedem no documento final os cerca de dois mil participantes reconhecendo o contra-testemunho que é dado pela divisão das igrejas
Il risveglio choc di Londra dopo il Brexit: «Cosa abbiamo fatto?» e spunta un nuovo referendum: più di un milione di persone hanno firmato la petizione che chiede un secondo referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. Ecco la reazione di uno scrittore inglese, ed europeo…
Svegli di colpo. Pronti a dormire!
Non ci si può nascondere che il fattore chiave della Brexit sia stato, alla fine, il tema delle migrazioni. Tra la gente del Paese profondo, non la Londra multietnica che ha scelto il Remain, ha fatto breccia la paura di un’invasione che non c’è, ma che è tuttavia percepita, frutto di una retorica allarmistica di tanti politici, ma anche dell’incapacità europea di provare a gestire con cuore ed efficienza un fenomeno epocale.
La Brexit, l’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Ue dopo il referendum del 23 giugno, sarebbe uno “choc” metterebbe in pericolo l’economia mondiale”. Lo affermano i ministri delle Finanze del G7 a conclusione della due giorni di riunione in Giappone. “Le incertezze sono aumentate, con i conflitti geopolitici, il terrorismo, il flusso di rifugiati e lo shock di una eventuale uscita dell’Unione Europea complica il clima economico mondiale”, si legge nel documento finale.
Noi comboniani e comboniane, secolari comboniane e laici comboniani presenti in varie nazioni d’Europa ci siamo ritrovati a Limone sul Garda dal 29 marzo al 2 aprile, per partecipare al decimo simposio sulla missione, dedicato quest’anno al tema “Migrazione e missione”. Desideriamo qui condividere con l’insieme della Famiglia Comboniana in Europa qualcosa dell’esperienza di questo incontro.
Con frecuencia los medios de comunicación nos cuentan noticias que cada vez sorprenden menos sobre la presencia y acción de los cultos neopaganos en diversos países occidentales. ¿Se trata de fenómenos anecdóticos y marginales?
“El gran adversario del cristianismo ha sido siempre (y lo seguirá siendo) el paganismo. El cristianismo tendrá que identificarse precisamente frente a lo pagano, no frente a lo profano”. Ya en 1964 Jean Daniélou advertía: “el problema de mañana no es el problema del ateísmo, es el de un nuevo paganismo que se está buscando a sí mismo… El paganismo de mañana es la problemática religiosa del hombre moderno. Es a esta problemática a la que la Iglesia debe responder”
Secondo il Rapporto Mondiale della felicità del 2016, la Danimarca è il Paese più felice al mondo. Peccato che la Danimarca sia pure nel top della classifica dei paesi della vergogna, malati di egoismo, chiudendo le proprie frontiere agli infelici che bussano alle loro porte! Che pensare della felicità di un paese che ha approvato una legge contro i migranti, che consente la confisca di denaro e beni ai richiedenti asilo che varcheranno i confini danesi?
I leader dei 28 paesi dell’Unione europea hanno trovato un accordo con la Turchia per la gestione dell’arrivo dei migranti. L’accordo prevede che i profughi sulla rotta balcanica, tra cui anche i siriani in fuga da cinque anni di guerra, siano rimandati indietro in Turchia.
Un accordo al ribasso dal punto di vista umanitario e al rialzo degli egoismi europei. Un’operazione di facciata al limite del diritto internazionale, condotta sulla pelle dei rifugiati.
Respinto definitivamente grazie a 16 voti contrari (15 quelli favorevoli), destando subito la gioia delle associazioni laiche e cristiane europee che intendono debellare la piaga dell’utero in affitto su scala mondiale. Si è chiusa questa mattina a Parigi la corsa del controverso rapporto della senatrice belga Petra De Sutter, che sperava di far votare il testo, possibilista sulla surrogata, in un’imminente sessione parlamentare plenaria del Consiglio d’Europa
«Siamo entrati nella fase in cui si può fare commercio del corpo umano, nonostante tutti i divieti e le leggi», ha denunciato il neurologo, notando che ciò coincide con uno sfruttamento della persona umana da cui può «uscire vincitore solo il mercato senza limiti».
I fatti accaduti a Colonia e in altre città della Germania, nella notte di San Silvestro, hanno preso di sorpresa la polizia tedesca. Secondo le ultime notizie, sono arrivate a … Continua a leggere →
Che cosa è successo a Colonia il 31 dicembre? I giornali internazionali, soprattutto quelli tedeschi, continuano a parlare molto di quello che è accaduto a Colonia, in Germania, la notte … Continua a leggere →
Balcani, il sogno malato di un «Califfato». «Non ho mai visto così tante moschee, tutte nuove e anche molto belle». L’espressione di sorpresa di un profugo yemenita, abituato ai minareti … Continua a leggere →
L’edificio dell’arcivescovado siriaco cattolico di Mosul incendiato. La chiesa di San Efrem nella stessa città irachena trasformata in moschea. La chiesa della Resurrezione a Qaraqosh fatta saltare in aria. Il … Continua a leggere →
Un suk dove tutto è in vendita: un passaporto, un visto da rifugiato, un mitra per regolare vecchi conti o mettere in subbuglio l’Europa, il silenzio della polizia, le munizioni … Continua a leggere →
Stop agli “uteri in affitto”, che riducono la donna, il suo grembo e i bambini a una merce, con lo sfruttamento soprattutto delle donne vulnerabili nei Paesi in via di … Continua a leggere →
Schiavi nell’Europa del XIX secolo. Fino alla metà dell’800 non c’era bisogno di arrivare nei campi di cotone degli Stati Uniti del Sud, né nelle colonie africane di Francia o … Continua a leggere →
Il lungo anno di Raimondo Lullo è appena cominciato. Si concluderà nel novembre del 2016 a Barcellona, con un convegno che sancirà, tra l’altro, la ripresa della collaborazione tra due … Continua a leggere →
Il flusso di armi da fermare subito. All’indomani degli attacchi di Parigi, tra le opinioni e le analisi si fa finalmente spazio anche la critica delle spregiudicate politiche di esportazione … Continua a leggere →
RELIGIONE E PALETTI. Due grandi fenomeni storici stanno svolgendosi sotto i nostri occhi nel Medio Oriente, alle nostre porte di casa (di noi europei e italiani in particolare). Da un … Continua a leggere →
Pubblichiamo il diario di viaggio di Silvia Costa, che insieme a una delegazione del Pd è andata tra giorni in Ungheria, alla frontiera con Austria e Croazia. “No walls in … Continua a leggere →
Profughi, l’Europa divisa trova la quadra solo arrivando al voto sui tanto discussi ricollocamenti. Nonostante le trattative frebbrili i ministri degli Interni della Ue, vista l’impossibilità di raggiungere l’unanimità, hanno … Continua a leggere →
La frontiera, gli scudi e la piccola che gattona: la foto corre sul web. Li abbiamo visti, nelle foto alle frontiere, camminare per chilometri, correre con i figli in braccio, … Continua a leggere →
Il giusto e l’inatteso. I frutti economici, sociali e spirituali dell’Unione Europea dipendono e dipenderanno in modo cruciale dalla capacità di costruire reti di solidarietà interna (tra Paesi membri) e … Continua a leggere →
Potrebbe eclissare il vicino Stonehenge diventando la più grande struttura neolitica d’Europa il nuovo sito di monoliti, risalenti a circa 4.500 anni fa, rinvenuto in una località chiamata Durrington Walls, … Continua a leggere →
Nei prossimi giorni gli europarlamentari si esprimeranno sulle Relazioni Rodrigues e Ferrara, che sotto la patina di “diritti fondamentali” veicolano principi contro vita e famiglia naturale Terminate le ferie estive, il Parlamento europeo … Continua a leggere →
Papa Francisco: “Cada paróquia, cada comunidade religiosa, cada mosteiro, cada santuário da Europa hospede uma família, começando da minha diocese de Roma”. Roma, 06 de Setembro de 2015 (ZENIT.org) Nas … Continua a leggere →
«Venite a casa mia». E Lence accoglie. Lence va veloce. Anzi di fretta. «Qui serve dell’acqua, Lence ». E lei arriva. «Lence, questo sta male, ha bisogno di un medico». … Continua a leggere →
Sono 71 i migranti trovati morti nel tir abbandonato su un’autostrada austriaca. Lo riferisce l’agenzia di notizie Apa, citando il ministero dell’Interno. Ancora non sono noti dettagli su identità, età … Continua a leggere →
E’ scoppiata la bolla cinese. Due giorni fa ha travolto i mercati di tutto il mondo. Ieri invece, per i listini europei e per Wall Street c’è stato il grande … Continua a leggere →
Sfidiamo Romano Prodi con una domanda netta. Quattro sole parole. Come trova l’Europa? La risposta è cruda, come è cruda e amara l’analisi che ne segue: «La trovo in uno … Continua a leggere →
Miseria e dignità. Disperazione e speranza. È l’immagine della chiesa costruita nella baraccopoli dei migranti che a Calais aspettano di infilarsi nell’Eurotunnel per passare la Manica. Magari aggrappati a un … Continua a leggere →