Gli amortali
Abbiamo deciso di far finta che la morte non esista: l’abbiamo rimossa dal nostro vissuto quotidiano. Ulisse, Enea, Dante per trovare/tornare a casa devono prima incontrare i morti. Noi i morti li abbiamo fatti sparire.
Memórias de um morrer crente
No seu memorável livro Os irmãos Karamazov, Dostoiévski escrevia que «a morte de uma criança dá vontade de devolver ao universo o meu bilhete de entrada».
Bonhoeffer – Sulla morte
Non c’è nulla che possa sostituire l’assenza di una persona a noi cara.Non c’è alcun tentativo da fare, bisogna semplicemente tenere duro e sopportare.Ciò può sembrare a prima vista molto … Continua a leggere
Outono e ocaso da vida
Os dias do ano, as recordações, a memória das coisas e dos sentimentos. No livro “Ogni cosa alla sua stagione” (Ed. Einaudi, 127 páginas), o monge e teólogo italiano Enzo Bianchi repassa traços sugestivos da sua vida, das atmosferas e das figuras que o acompanharam no caminho.
«Non ce l’ha fatta»
Da un certo numero di anni circola un’espressione in precedenza poco immaginabile. Per annunciare il decesso di un malato grave o di una vittima di un incidente, si ricorre alla perifrasi «non ce l’ha fatta». Essa corona, con rammarico, quanto era stato comunicato nei giorni precedenti, dicendo «sta lottando…».
Dopo la pandemia, 5 parole per ricominciare: Risurrezione
Se i mesi più difficili della pandemia e del lockdown hanno in qualche modo rappresentato un essere “chiusi nella tomba”, esposti alla fragilità e al rischio e sballottati dalla paura, questo ricominciare della vita sociale può avere il sapore di una vera e propria risurrezione
La morte rimossa e il congedo impossibile. Un altro senso di “euthanasia” come compito comune
Se, come è accaduto negli ultimi giorni, decine e decine sono i defunti di un solo ospedale, ciò significa che tutti questi pazienti si sono aggravati e hanno perso la vita del tutto privi di ogni compagnia diversa da quella professionale e funzionale della cura sanitaria.
Gianfranco Ravasi, “Trappole postmortali”
«La morte è il riposo, ma il pensiero della morte è il disturbatore di ogni riposo». La verità di questo assioma, annotato nel suo diario Il mestiere di vivere, Pavese l’ha dimostrata tragicamente col suo suicidio. Ai nostri giorni, però, si è adottato un altro sistema per neutralizzare questa inquietudine…
Primum vivere. E il morire?
Cioè che oggi fa problema è il morire, il processo che conduce una persona alla morte, più ancora che la morte stessa. Oggi l’ideale della “bella morte” riveste la forma della morte repentina, improvvisa e incosciente, di cui “non ci si rende nemmeno conto”,
Meditação de Paulo VI sobre a morte
Esta vida mortal é, apesar das suas tribulações, dos seus obscuros mistérios, dos seus sofrimentos e da sua fatal caducidade, um facto belíssimo, um prodígio sempre original e comovedor, um acontecimento digno de ser cantado em gozo e em glória: a vida, a vida do homem!
Paolo VI, Pensiero alla morte
Almeno in extremis, si deve riconoscere che quel mondo, « qui per Ipsum factus est », che è stato fatto per mezzo di Lui, è stupendo. Ti saluto e ti celebro all’ultimo istante, sì, con immensa ammirazione; e, come si diceva, con gratitudine: tutto è dono; dietro la vita
Enzo Bianchi: i defunti e ciò che non va nel vento
È giunto l’autunno e per la terra inizia un tempo di “riposo” che può sembrare anche un tempo di morte: gli alberi lasciano cadere le loro foglie, avanza il freddo, la notte si fa più lunga, nebbie e brume rendono debole la luce del sole. È in questa stagione, dopo gli ultimi raccolti, che celebriamo la memoria dei morti.
Meditação de Paulo VI sobre a morte
FP português 5/2014 PENSAMENTO DA MORTE Meditação de Paulo VI “Tempus resolutionis meae instat”. Chegou o tempo de recolher as velas (1). “Certus quod velox est depositio tabernaculi mei”. Estou … Continua a leggere
Pensiero alla morte
L’ora viene. Da qualche tempo ne ho il presentimento. Più ancora che la stanchezza fisica, pronta a cedere ad ogni momento, il dramma delle mie responsabilità sembra suggerire come soluzione provvidenziale il mio esodo da questo mondo, affinché la Provvidenza possa manifestarsi e trarre la Chiesa a migliori fortune.