I poveri sono in grado di evangelizzare la chiesa nel senso che sono come gli ‘anawim dell’Antico Testamento, quei poveri-curvati che attendevano tutto dal Signore, e di conseguenza erano pronti a riconoscere la sua venuta, fino a farsene annunciatori presso la comunità dei credenti.
«La speranza dei poveri non sarà mai delusa» (Sal 9,19). Le parole del Salmo manifestano una incredibile attualità. Esprimono una verità profonda che la fede riesce a imprimere soprattutto nel cuore dei più poveri: restituire la speranza perduta dinanzi alle ingiustizie, sofferenze e precarietà della vita.
Il grido del povero rimane inascoltato. L’amara constatazione – che sembrerebbe addirittura smentire quanto ci assicura la sacra Scrittura – nasce dal rilevare che, salvo alcune “uscite” ufficiali, il Messaggio di papa Francesco per la 3ª Giornata mondiale del povero è rimasto vittima di un assordante silenzio.
La condizione di emarginazione in cui sono vessati milioni di persone non potrà durare ancora a lungo. Il loro grido aumenta e abbraccia la terra intera. Come scriveva Don Primo Mazzolari: «Il povero è una protesta continua contro le nostre ingiustizie; il povero è una polveriera. Se le dai fuoco, il mondo salta».
Esiste una ristretta elite di miliardari che si spartisce la quasi totalità delle ricchezze mondiali. Non si tratta di una denuncia bollata come complottista, ma di una raccolta di dati pubblicata dalla Oxfam, confederazione internazionale di venti organizzazioni che lavorano per contrastare la povertà.
La fame nel mondo cresce: nel 2017 il numero di persone denutrite è aumentato toccando 821 milioni di persone, circa una su nove, tornando ai livelli di quasi dieci anni fa. Sono 150 milioni i bambini, pesano cambiamenti climatici e guerre.
La Nigeria ha superato l’India diventando il Paese con più poveri al mondo, secondo un rapporto di un centro studi statunitense. Nonostante sia uno dei Paesi più ricchi di risorse del continente africano assieme al Sudafrica, la Nigeria ospiterà il 90% delle persone più povere al mondo entro i prossimi 12 anni.
È sempre più alto il costo delle importazioni alimentari per i paesi più poveri. Lo denuncia il nuovo rapporto Food Outlook della Fao, precisando che le spese sostenute sono quasi quintuplicate dal 2000 a oggi e che sono destinate ancora a crescere del tre per cento quest’anno a causa dei prezzi di pesce, cereali e commodities.
Le terre coltivate e predate del pianeta sono come una superficie di campi coltivati grande otto volte il Portogallo. In questo secolo sono state acquistate o affittate nei Paesi del sud da investitori e sottratte alle comunità locali privandole dell’accesso a risorse indispensabili per lo sviluppo.
Enzo Bianchi: Forse con la nostra durezza di cuore incapace di guardare il povero negli occhi avremo salvaguardato il decoro di qualche via del centro città, forse avremo edifici, monumenti, vetrine di negozi ben decorati, ma un Natale dove non c’è posto per i poveri tra noi non è un Natale decoroso, non è un Natale umano, non è un Natale cristiano.
Spunta d’un tratto, nel bel mezzo di un consueto ingorgo. Trainato da un asino spelacchiato, il carretto si infila negli spazi tra le auto. Un’immagine “inappropriata” alla giungla metropolitana cairota. Chilometro dopo chilometro, però, i veicoli a trazione animale aumentano. Insieme all’immondizia ai bordi della strada.
Conclusa a Padova la rogatoria diocesana della causa di beatificazione del comboniano ucciso nel 1985. Assassinato per il suo impegno a difesa dei contadini e della pace, ai sicari disse: «Vi perdono»
Gli abitanti di Cajamarca hanno bocciato con un referendum un progetto di estrazione a cielo aperto di una multinazionale sudafricana. Anche El Salvador si muove
Rapporto Oxfam. Nel mondo 8 super ricchi possiedono beni quanto 3,6 miliardi di persone.
Nelle mani di otto super-paperoni (leggi qui i loro nomi) un patrimonio netto pari a quello della metà della popolazione più povera. Lo scorso anno erano 62. Appello ai governi a cambiare le politiche.
Il pastorale, che culmina con un ostensorio, viaggerà, annunciano i promotori dell’iniziativa, in una sorta di staffetta spirituale, nelle diocesi di Italia e del mondo, manifestando in tal modo la presenza viva e autentica di Cristo, che diventa “leggibile” proprio attraverso il materiale con cui è costruito: ferraglia povera, di scarto, che simboleggia l`amore di Gesù tra i poveri e per i poveri.
La fine sarà un avvenimento personale. L’universo non finirà con una grande catastrofe e nemmeno spegnendosi, ma «quando Gesù verrà nella sua gloria… e si siederà sul trono della sua gloria».
E giudici saranno i «piccolissimi», quelli che hanno avuto fame, quelli che hanno avuto sete, quelli che hanno vissuto per la strada, con vestiti vecchi e stracciati, malati e carcerati.
Il volto di Dio per l’umanità di oggi. Rubrica di Enzo Bianchi. “il povero è “sacramento di Cristo”, è un segno che rinvia a Cristo stesso tra di noi; come … Continua a leggere →
Questo “straordinario Giubileo della misericordia”(8 dicembre 2015-20 novembre 2016) è un pressante invito ad “andare incontro ad ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio “, così afferma … Continua a leggere →
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Dopo la visita a Prato e il discorso rivolto ai delegati del Convegno ecclesiale, Papa Francesco intorno alle 12 è andato nella Basilica di Sant’Annunziata, dove ha recitato l’Angelus e … Continua a leggere →
PAPA FRANCESCO – Angelus Piazza San Pietro, Domenica, 8 novembre 2015 Cari fratelli e sorelle, buongiorno con questo bel sole! Il brano del Vangelo di questa domenica si compone di … Continua a leggere →
CATACOMBE: il Patto per una chiesa povera. Erano una quarantina, all’inizio, sugli oltre duemila vescovi che si riunirono a Roma per il Concilio Vaticano II. In pochi anni arrivarono a superare quota 500. Oggi la loro … Continua a leggere →
MILANO, 16 ottobre, 2015 (ACI Stampa) – Caritas Internationalis boccia la “Carta di Milano”, frutto politico dell’Expo2015: “non si sente la voce dei poveri del mondo, né di quelli del … Continua a leggere →
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