ATTESA con Simone Weil – Il buon ladrone è quello che invidio di più
Fra tutti coloro di cui si parla nel Vangelo, al di fuori di Cristo, il buon ladrone è quello che invidio di più. Essersi trovato al fianco di Cristo, nella sua stessa situazione, durante la crocifissione, mi sembra privilegio molto più invidiabile dell’essergli stato alla destra nella sua gloria…
ATTESA con Simone Weil – Io non desidero altro che l’obbedienza fino alla croce
Il solo pensiero di poter provare in seguito, anche per un solo istante, un minimo senso di rammarico per essermi battezzata senza le necessarie disposizioni d’animo, mi fa orrore.
ATTESA con Simone Weil – La mia paura della Chiesa, il gregarismo
Non si è mai detto né scritto nulla che sia andato oltre le parole del demonio a Cristo – riferite in san Luca – a proposito dei regni di questo mondo: «Ti darò tutta questa potenza e la gloria che ne deriva, perché è stata data a me, a me e a ogni essere cui io voglia farne parte». Ne consegue che il sociale è irrimediabilmente dominio del demonio.
Attesa con Simone Weil (2) A me spetta di pensare a Dio. E a Dio spetta di pensare a me
Perché dovrei preoccuparmi? Non tocca a me pensare a me stessa. A me spetta di pensare a Dio. E a Dio spetta di pensare a me.
Attesa con Simone Weil – Fuori della chiesa per vocazione
Per l’Avvento vi propongo un itinerario (non tracciato) di ricerca di Dio con Simone Weil (1909-1943). Nata a Parigi da genitori ebrei non praticanti e educata nell’agnosticismo, è stata una appassionata ricercatrice della verità: “il bisogno di verità è il più sacro di tutti”.
“Carta a um religioso”: 35 perguntas de Simone Weil sem resposta
Todo este itinerário pessoal e espiritual, aparentemente descentrado e distante do cristianismo e da Igreja, é precisamente o que acabará por conduzi-la até Jesus Cristo, porque tudo aquilo que de verdadeiramente humano ela estudou, conheceu e amou, ainda que de forma não consciente, lhe falava d’Ele.
Un grano di sale, da Simone Weil (15)
“Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri” (Marco 9,50) Un granello di sale quotidiano per dare sapore alla tua giornata. Le sei richieste … Continua a leggere
Un grano di sale, da Simone Weil (14)
E non indurci in tentazione, ma liberaci dal male
La sola prova, la sola tentazione per l’uomo è di essere abbandonato a se stesso, a contatto con il male. Egli allora verifica sperimentalmente il proprio nulla.
Un grano di sale, da Simone Weil (13)
Il credito principale che pensiamo di possedere verso l’universo è la continuazione della nostra personalità. Questo credito implica tutti gli altri. L’istinto di conservazione ci fa sentire questa continuazione come una necessità, e noi crediamo che una necessità sia un diritto.
Un grano di sale, da Simone Weil (12)
Aver rimesso i debiti ai nostri debitori significa aver rinunciato in blocco a tutto il passato; accettare che l’avvenire sia vergine e intatto, rigorosamente legato al passato da legami che ignoriamo ma del tutto libero dai legami che la nostra immaginazione crede di imporgli; accettare la possibilità che l’avvenire si attui…
Un grano di sale, da Simone Weil (11)
E rimetti a noi i nostri debiti come noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori
Al momento di dire queste parole dobbiamo aver già rimesso tutti i nostri debiti. Non si tratta soltanto delle offese che pensiamo di aver subito. È anche la rinuncia alla riconoscenza per il bene che pensiamo di aver fatto, e in genere a tutto ciò che ci attendiamo dagli esseri e dalle cose, tutto ciò che crediamo ci sia dovuto..
Un grano di sale, da Simone Weil (10)
Esiste un’energia trascendente la cui sorgente è in cielo e che passa in noi non appena lo desideriamo. È veramente una energia e si traduce in azione tramite la nostra anima e il nostro corpo.
È questo l’alimento che dobbiamo chiedere.
Un grano di sale, da Simone Weil (9)
Noi abbiamo bisogno del PANE. Siamo esseri che di continuo traggono dall’esterno la loro energia, poiché, via via che la ricevono, la esauriscono nei loro sforzi. Se la nostra energia non è quotidianamente rinnovata, perdiamo le forze e non riusciamo più a muoverci.
Un grano di sale, da Simone Weil (8)
«Dacci oggi il nostro pane soprannaturale».
Cristo è il nostro pane. Possiamo chiederlo soltanto per OGGI, perché è sempre alla porta della nostra anima: vuole entrare, ma non viola il nostro consenso. Se consentiamo che entri, egli entra; appena non lo vogliamo più, egli se ne va. Noi non possiamo vincolare oggi la nostra volontà di domani.
Un grano di sale, da Simone Weil (7)
Le tre richieste precedenti (prima parte del Padre-Nostro) sono in rapporto con le tre Persone della Trinità: il Figlio, lo Spirito e il Padre
Un grano di sale, da Simone Weil (6)
COSÌ IN CIELO COME IN TERRA
Questo associarsi del nostro desiderio alla volontà di Dio deve estendersi anche alle cose spirituali. I progressi e i regressi spirituali nostri e degli esseri che amiamo hanno un rapporto con l’altro mondo, ma sono anche avvenimenti che si producono quaggiù, nel tempo.
Un grano di sale, da Simone Weil (5)
«Sia fatta la tua volontà».
Non possiamo aggiungere o sottrarre nulla a questa conformità. Così, dopo uno slancio di desiderio verso il possibile, con questa frase noi chiediamo di nuovo ciò che è già realtà: ma non più una realtà eterna, come la santità del Verbo; l’oggetto della nostra richiesta riguarda ciò che si produce nel tempo: noi chiediamo che
Un grano di sale, da Simone Weil (4)
«Venga il tuo regno».
Si tratta di qualcosa che deve venire, che non c’è. Il regno di Dio è lo Spirito Santo che colma tutta l’anima delle creature intelligenti. Lo Spirito soffia dove vuole. Non si può fare altro che invocarlo.
Un grano di sale, da Simone Weil (3)
«Sia santificato il nome tuo».
Questo nome brilla nella bellezza e nell’ordine del creato e nella luce interiore dell’anima umana: è la santità stessa e non v’è santità fuori di lui; dunque non occorre che sia santificato. Chiedendo questa santificazione, noi chiediamo ciò che è dell’eternità, con una pienezza di realtà alla quale non possiamo aggiungere né togliere nemmeno una parte infinitesimale.
Un grano di sale, da Simone Weil (2)
«Padre nostro che sei nei cieli».
Egli è nostro Padre; non c’è nulla in noi di reale che non proceda da lui. Noi gli apparteniamo. Egli ci ama, perché ama se stesso e noi siamo cosa sua. Ma è il Padre che è nei cieli. Non altrove.
Un grano di sale, da Simone Weil (1)
Simone Weil nella sua Autobiografia spirituale confida di avere imparato a memoria il Pater in lingua greca e di essersi imposta di «recitarlo una volta ogni mattina».
Simone Weil, la “santa” alla ricerca della Verità
Chiamate in attesa (29)
A cura di José Tolentino Mendonça.
La santità può essere scioccante quanto un insulto. Si pensi a Simone Weil. Se fosse vissuta in un monastero, se avesse deciso di fissare la sua esistenza nel circoscritto silenzio di un chiostro, qualunque esso fosse, probabilmente la sua testimonianza non sembrerebbe così incatalogabile e scandalosa come invece si sta rivelando sempre più.
Simone Weil: “La mia vocazione è di essere cristiana fuori della Chiesa”
Sconfinamenti della missione (6)
“Credo in Dio, nella Trinità, nell’Incarnazione, nella Redenzione, nell’Eucaristia, negli insegnamenti del Vangelo”. E insieme però: “Non riconosco alla Chiesa nessun diritto di limitare le operazioni dell’intelligenza o le illuminazioni dell’amore nell’ambito del pensiero”.
Giugno – Cuore di Cristo
In ogni istante il nostro essere ha come stoffa e sostanza l’amore che Dio nutre per noi. L’amore creatore di Dio che ci tiene in vita non è solo generosità sovrabbondante: è anche rinuncia, sacrificio. Non solo la passione, ma anche la creazione è rinuncia e sacrificio da parte di Dio. La passione ne è solamente la conclusione.