Vangelo di LUCA – Cap. 19-21 Fausti (10)
Insieme alla parabola del samaritano e del Padre misericordioso, questo racconto dell’incontro tra Gesù e Zaccheo si può considerare “un Vangelo nel Vangelo”, nel senso che ne esplicita gli elementi fondamentali.
Vangelo di LUCA – Cap. 16-18 Fausti (9)
L’uomo è un amministratore ingiusto, perché si è fatto padrone di ciò che non è suo. Però ora conosce Dio: sa che tutto dona e perdona. Di conseguenza sa “che fare” anche lui: condonare ciò che in fondo non è suo.
Vangelo di LUCA – Cap. 13-15 Fausti (8)
I capitoli 12-13 sono una teologia della storia, che ci rivela come Dio vede lo spazio e il tempo dell’uomo: le cose sono un dono del Padre ai fratelli (c. 12), e il tempo è l’occasione per convertirsi (c. 13). Con la venuta del Messia la storia ha raggiunto il suo fine, e il tempo avrebbe dovuto arrestarsi. Come mai invece va ancora avanti?
Vangelo di Luca – Cap. 11-12 – Fausti (7)
Dopo averci svelato il suo mistero di Figlio e di fratello, con questa preghiera ci fa entrare nella paternità di Dio: in essa desideriamo quanto ci occorre per viverla. È quanto lui stesso ci dona nell’eucaristia, in cui offre se stesso come nostro cibo.
Vangelo di Luca – Cap. 10 – Fausti (6)
Il messianesimo di Gesù non liquida la storia con la sua lotta tra bene e male, dove il bene perde e il male vince – appunto perché il male “vuole” vincere e il bene è “disposto” a perdere per amore (cf. 6,27-35)! Nella storia rimane sempre la croce. Ma è la vittoria dell’amore, gloria e salvezza di Dio.
Vangelo di Luca – Cap. 9 – Fausti (5)
Se nel c. 8 i discepoli ascoltano e vedono soltanto, ora, nel c. 9, dopo il battesimo sulla barca, sono direttamente coinvolti nel destino di Gesù, nella sua missione, nel servizio del pane, nella croce e nella gloria: il battesimo li ha associati a lui.
Vangelo di Luca – Cap. 7-8 – Fausti (4)
Nei cc. 5-6 Luca, dando per scontato cos’è la fede, si rivolge a Israele per mostrare lo specifico della fede in Gesù. Ora comincia l’itinerario per chi proviene dal paganesimo; e si inizia spiegando cos’è per Israele la fede, in modo da renderla accessibile anche a lui.
Vangelo di Luca – Cap. 5-6 – Fausti (3)
Marco, ponendo la chiamata subito all’inizio del Vangelo (1,16-20), mostra come essa sia il principio della vita cristiana. Luca, facendo precedere il discorso inaugurale, l’osservazione sulla potenza della sua parola e il racconto dei suoi effetti salvifici, non solo motiva la risposta, ma anche ne mostra gli aspetti ecclesiali.
Vangelo di LUCA – Cap. 3-4 – Fausti (2)
Giovanni è il prototipo dell’uomo che Dio si è preparato per stare davanti al suo volto, che è Gesù, e per aprirne agli altri la via di accesso. È la persona pronta ad accogliere il Signore che viene. Sintesi vivente dell’AT, in lui vediamo la caratteristica fondamentale di tutta la storia d’Israele: l’attesa.
Vangelo di LUCA – Cap. 1-2 – Fausti (1)
Il Vangelo di Luca è rivolto a cristiani della terza generazione, provenienti dal paganesimo. Distanti da Cristo nello spazio e nel tempo, non l’hanno visto quando è venuto né hanno conosciuto coloro che lo videro. Inoltre, il suo ritorno comincia a sembrare più lontano di quanto il desiderio e l’impazienza abbiano fatto credere.
Vangelo di LUCA – una introduzione alla lettura spirituale – Marconi (2)
Luca pone all’inizio della missione di Gesù il racconto di una sua visita a Nazareth, con un importante discorso nella Sinagoga, che diventa una specie di manifesto programmatico della sua missione.
Vangelo di LUCA – una introduzione alla lettura spirituale – Marconi (1)
Nella nostra esperienza di lettori di testi contemporanei, si apprende ben presto come sia utile dedicare un po’ di tempo alla lettura del risguardo copertina di un libro che stiamo iniziando a leggere. Infatti le informazioni sull’autore, sullo schema generale del libro e sulla motivazione per cui è stato scritto, costituiscono un aiuto interessante per una piena comprensione.
Vangelo di LUCA: in viaggio con Luca alla scoperta della nostra identità
“La vera preghiera non è nella voce, ma nel cuore. Non sono le nostre parole, ma i nostri desideri a dar forza alle nostre suppliche. Se invochiamo con la bocca la vita eterna, senza desiderarla dal profondo del cuore, il nostro grido è un silenzio. Se, senza parlare, noi la desideriamo dal profondo del cuore, il nostro silenzio è un grido”
Lectio sul Vangelo di Luca – Cap. 22-24 Fausti (11)
Comincia il racconto della passione. Il lungo cammino di Dio in ricerca dell’uomo volge al termine. Iniziato tra gli alberi del giardino, si conclude sull’albero della croce. Lì il Figlio dell’uomo trova ogni uomo fuggitivo, gli si fa vicino e gli offre la sua solidarietà, il Regno.
Una rilettura del vangelo di Luca. Elogio della sete
Uno stralcio del libro “Elogio della sete” (Milano, Vita e Pensiero, 2018) di José Tolentino Mendonça, sacerdote, poeta e scrittore portoghese. «Lungo gli anni ho raccolto diverso materiale sulla sete» ma «non avevo un’idea concreta di come impiegarlo. Fino al giorno in cui squillò il mio telefono e all’altro capo del filo mi parlava papa Francesco».